Il settore lavorativo in Italia è al momento parecchio saturo, e questo preoccupa ovviamente non solo i giovani, che non sanno destreggiarsi in questa situazione di grande confusione, ma anche le persone di una certa età, che magari si trovano senza lavoro a causa del fallimento delle aziende per le quali lavoravano.
Uno dei mestieri che appassionano di più in questo periodo storico è quello del consulente del lavoro: si tratta fondamentalmente di una professione interessante e gratificante, che permette anche di comprendere le problematiche legate alla ricerca del lavoro e che può aiutare la società anche a risolvere alcune questioni e beghe burocratiche altrimenti incomprensibili.
Prima di spiegare a grandi linee come diventare un consulente del lavoro, è comunque importante chiarire cosa effettivamente fa il consulente e di cosa si occupa: chi svolge questa professione è prima di tutto un libero professionista – con tutte le conseguenze tipiche del caso – che può proporre la propria collaborazione alle imprese ed alle aziende nel settore della gestione del personale.
Tra le diverse cose di cui un consulente del lavoro può occuparsi, è possibile elencare principalmente gli inquadramenti contrattuali, la cura dei rapporti con i sindacati, ma anche gli adempimenti in materia di previdenza e assistenza sociale, dei rapporti tra l’impresa e istituzioni come ad esempio Inps ed Inail: in maniera invece più rara ma comunque possibile, il consulente può fornire anche la propria collaborazione anche nel settore consulenza fiscale e della contabilità, visto e considerato che possiede una preparazione che si estende anche al campo proprio di altri professionisti come ad esempio il commercialista e l’avvocato.
Risulta essere, pertanto, anche questo un lavoro di precisione e responsabilità, che può però gratificare moltissimo chi lo svolge, sia dal punto di vista economico che sotto il profilo propriamente lavorativo.
Detto questo, riproponiamo la domanda che sicuramente vi ha spinti fin qui: come diventare un consulente del lavoro?
Il percorso di studi da seguire per chi ha intenzione di specializzarsi in questo campo comprende prima di tutto la necessità di conseguire una laurea: è possibile specializzarsi in questo settore e diventare così consulente del lavoro iscrivendosi ad una Facoltà di Sociologia, Scienze Politiche, Giurisprudenza ed Economia.
Qualora si voglia ulteriormente specializzarsi, esiste la possibilità di proseguire gli studi con una Laurea specialistica della durata legale di due anni, ma è comunque possibile svolgere il lavoro di consulente del lavoro anche con il possesso del diploma di laurea triennale.
In ogni caso, successivamente al conseguimento della laurea, è necessario iscriversi al registro dei praticanti e svolgere due anni di praticantato presso lo studio di un consulente del lavoro, al termine del quale si deve chiaramente superare un Esame di Stato. Per dettagli è possibile vedere questa guida sul consulente del lavoro su Professioniecarriere.com.
Per quanto riguarda la scelta dello studio presso cui conseguire i due anni di tirocinio – dovrebbe trattarsi di circa 4 ore al giorno, direttamente seguiti da un esperto del settore ovvero da un consolidato consulente del lavoro – è possibile collegarsi su Internet ed andare alla ricerca dei siti che ospitano gli annunci di offerta e ricerca lavoro.
In particolare, consultando il sito dell’ordine dei consulenti del lavoro delle diverse città – per esempio, l’ordine di Roma o di Milano, a seconda del luogo in cui si abita e si intende svolgere il tirocinio – è possibile ottenere maggiori informazioni e dettagli sugli studi professionali che offrono l’opportunità di conseguire i due anni di praticantato.
Per quanto riguarda invece l’esame finale, ovvero l’Esame di Stato, esso consiste in due prove scritte ed una orale: le prime due sono a carattere specifico, e possono riguardare temi come il diritto del lavoro e la legislazione sociale ed una prova teorico-pratica sul diritto tributario; l’esame orale, invece, verte su materie a carattere più generale, come il diritto del lavoro, la legislazione sociale, il diritto tributario, ma anche elementi di diritto privato, pubblico e penale, nozioni di ragioneria e bilancio.
Per prepararsi all’esame esistono diverse possibilità: se non ci si sente sicuri con la propria preparazione, è infatti possibile avvalersi dell’aiuto di corsi specifici di preparazione agli esami; inoltre, consultando i diversi siti Internet dedicati al settore della consulenza del lavoro, si possono trovare link interessanti sia per quel che riguarda le esercitazioni ed i test, sia per quel che invece concerne la preparazione vera e propria.