Come Funziona un Gestionale Marketing

Un’azienda che si rispetti non può fare a meno del Gestionale Marketing: esso consiste infatti in un programma che permette di ottenere una gestione ordinata e in tempo reale dei contatti con la propria clientela da qualunque postazione o terminale internet.

Come funziona il Gestionale Marketing
Il software utilizzato per questo tipo di programma è davvero molto semplice da utilizzare, ma al contempo permette di ottenere risultati efficaci e sicuri. Il principio di funzionamento del Gestionale Marketing si basa essenzialmente su tre figure specifiche: 1) l’amministratore, che in qualsiasi momento potrà controllare e verificare il lavoro che viene svolto tramite il suo pannello di controllo; 2) l’operatore, ovvero il soggetto che ha il compito di inserire i dati all’interno del database e, in una fase successiva, di prendere contatti con i clienti; 3) l’agente, il quale ha a propria disposizione un’area riservata a cui può accedere tramite una password e che può programmare i suoi appuntamenti attraverso tale programma.

Facilità d’uso
Il servizio offerto dal Gestionale Marketing presenta sicuramente degli importanti vantaggi: anzitutto, la piattaforma utilizzata per implementare tale programma si trova su internet ed è dunque facilmente raggiungibile da ogni punto in cui ci si può trovare, non solo dall’azienda. Inoltre, saranno disponibili in ogni momento dati come indirizzi, e-mail, numeri telefonici della clientela, che potrà così essere contattata per via telefonica, via fax, oppure spedendo semplicemente un messaggio di posta elettronica. Tutte le operazioni che fanno capo al programma di Gestionale Marketing verranno registrate:sarà possibile aggiungere dei commenti, avere a disposizione una situazione costantemente aggiornata in tempo reale che migliorerà i flussi di lavoro e risparmiare tempo e risorse. Il servizio è molto utile, poi, per quelle aziende che hanno i propri agenti collocati in diverse regioni dell’Italia: attraverso il Gestionale Marketing sarà infatti possibile tenere sotto controllo la rete di vendita dell’azienda in maniera sicura e maggiormente attenta.

Le diverse fasi di funzionamento del Gestionale Marketing
Il sistema di Gestionale Marketing offre l’opportunità all’azienda che lo utilizza di creare numerosissime categorie di clienti, categorie all’interno delle quali possono essere inseriti i dati (indirizzo, telefono, fax, e-mail…): in tal modo si avranno delle schede anagrafiche di ogni soggetto in ordine e accurate. Ogni volta che viene registrato un nuovo contatto, il programma provvede ad aggiornare in maniera automatica lo storico dei contatti con la data e il nome dell’operatore. Il soggetto amministratore, già descritto in precedenza, ha la possibilità di fare delle ricerche sui contatti in base a diversi filtri, tra cui la data di inserimento del contatto, l’operatore, qual è l’esito del contatto e molto altro ancora. Molto importante è anche il ruolo svolto dal motore di ricerca che è presente all’interno del programma, il quale permette a chi ha accesso all’area riservata di poter trovare con semplicità e in tempi rapidi un cliente: la ricerca si basa infatti su parametri come il nome della persona di riferimento, la ragione sociale o il numero di telefono. Interessante è poi il fatto che il Gestionale Marketing prevede di poter inoltrare anche e-mail multiple, al fine di gestire la newsletter e l’e-mail marketing, con la possibilità da parte del destinatario del messaggio di richiedere automaticamente la cancellazione del proprio indirizzo, ovviamente in conformità alla legge sulla privacy.

Quali vantaggi offre il Gestionale Marketing
Grazie al programma di Gestionale Marketing vi è la possibilità che l’azienda tragga numerosi vantaggi. Vediamoli insieme.

I preventivi richiesti possono essere monitorati con maggiore attenzione.
Stesso discorso vale anche per i preventivi ancora da confermare.
Si creano delle nuove iniziative commerciali.
I contatti da richiamare sono facilmente monitorabili.
Gli appuntamenti vengono gestiti con maggiore chiarezza e precisione.
Si possono verificare quali sono le attività in corso.
Si otterrà un “potente” calendario da gestire.
Verranno assegnate e pianificate con più semplicità le attività che spettano ai collaboratori.
Vi è un maggior controllo delle attività concluse con successo.

Licenza d’uso del Gestionale Marketing
Il programma del Gestionale Marketing viene concesso in licenza d’uso, dopo aver pagato un costo di attivazione e un canone annuo: i costi in questione sono variabili e dipendono dal numero di clienti che l’azienda può inserire nel proprio database. Inoltre se l’azienda necessita di determinate esigenze, si possono anche richiedere delle personalizzazioni aggiuntive.

Gestire in maniera efficace il marketing di un’azienda significa riuscire ad alimentare continuamente i diversi settori operativi dell’azienda stessa e disporre di una guida utile ed efficace per i business. Ciò non basta: è necessario anche tracciare in modo costante le varie azioni commerciali effettuate, andando a misurare i risultati delle varie iniziative intraprese e degli addetti del settore. Il Gestionale Marketing permette di ottenere tutto ciò: le modalità operative che esso utilizza sono infatti molto simili a quelle della gestione delle attività. Operativamente, abbiamo con il Gestionale Marketing uno strumento potente per la corretta ed esatta gestione e pianificazione del lavoro degli addetti commerciali, oltre che un mezzo per poter verificare e controllare attentamente le attività da parte dei responsabili del settore.

Impresa Societaria a Base Personale – Vantaggi e Svantatti

Una delle distinzioni fondamentali che riguarda le società è quella tra società di persone e società di capitali. Possono essere ricomprese nell’ambito delle società di persone la società semplice, la società in nome collettivo e la società in accomandita semplice, mentre nel novero delle società di capitali troviamo la società per azioni, la società in accomandita per azioni e la società a responsabilità limitata. La distinzione precipua tra i due tipi di forme societarie viene effettuata in base al modo in cui esse vengono organizzate: le società personali sono così definite perché vengono costituite in funzione dell’uomo-socio, preso in considerazione soprattutto per le sue qualità umane e professionali; le società di capitali sono invece organizzate in funzione dei capitali che vengono conferiti dal socio. Detto ciò, vediamo quali sono i quattro caratteri distintivi tra i due tipi di società: 1) diverso regime di responsabilità dei soci per le obbligazioni sociali, il quale è illimitato nelle società personali e limitato alla quota conferita in quelle di capitale; 2) diversa misura del potere del socio di incidere sulla gestione societaria, nel senso che le società di persone hanno il socio come naturale amministratore di esse, mentre nelle società di capitali questo potere è svincolato dalla qualità di socio; 3) diversa organizzazione interna, in quanto nelle società di capitali si assiste a una ripartizione delle competenze tra assemblea dei soci, amministratori e collegio sindacale, mentre in quelle personali non esiste una vera e propria organizzazione; 4)diverso regime di circolazione delle partecipazioni del socio.

I tre tipi di società personale: la società semplice
Secondo opinione prevalente la società semplice è semplice quella società che non presenta ulteriori elementi di identificazione rispetto alla norma che definisce la società come un contratto e cioè l’articolo 2247 del codice civile. Varie sono le attività che caratterizzano le società semplici: A) attività agricole, le vere e proprie attività di elezione di queste società; B) attività professionali; C) attività delle società di revisione; D) attività di riscossione delle imposte o di vigilanza notturna. Molto semplice è anche la costituzione di questo tipo di società, ma devono essere presenti delle specifiche caratteristiche: la presenza di almeno due soggetti, l’oggetto sociale, la causa e il fondo sociale.

Organizzazione e gestione della società semplice
Due sono i modi per gestire ed amministrare una società semplice. Vediamoli insieme. 1. Amministrazione disgiuntiva. Essa viene definita dall’articolo 2257 del codice civile e prevede appunto che l’amministrazione della società viene appunto esercitata in maniera disgiunta: ciò vuol dire che ogni socio è legittimato a intraprendere da solo le azioni che ritiene più opportune per la società. 2. Amministrazione congiuntiva. È prevista dall’articolo 2258 del codice civile e prevede che l’amministrazione spetti congiuntamente a più soci. Dunque, il socio, prima di cominciare un’azione deve preventivamente avvertire gli altri.

La società in nome collettivo
La disciplina della società in nome collettivo è contenuta in una serie di articoli del codice, dal 2291 al 2312. Il tratto caratteristico di questa società è senza dubbio la responsabilità illimitata e solidale dei soci. A differenza della società semplice, nella Snc è presente un atto costitutivo, il cui è contenuto è delineato dall’articolo 2295. Un’altra importante differenza che esiste tra società semplice e Snc è che in quest’ultima assistiamo ad un più accentuato livello di autonomia patrimoniale. L’oggetto tipico di una società in nome collettivo è l’esercizio di attività di tipo commerciale, in special modo quelle di dimensioni medio-piccole. Per iscrivere la società al registro delle imprese è necessario che l’atto costitutivo contenga degli elementi specifici: a) le generalità dei soci che partecipano alla società; b) la ragione sociale; c) l’amministrazione della società, con la specificazione della tenuta delle scritture contabili; d) la sede della società; e) i conferimenti dei soci e, quindi, il capitale sociale; f) i criteri di ripartizione degli utili; g) la durata della società.

La società in accomandita semplice
La società in accomandita semplice è caratterizzata dalla compresenza di due categorie di soci: i soci accomandatari, che sono responsabili illimitatamente e solidalmente per le obbligazioni sociali, e i soci accomandanti, i quali sono invece responsabili solo nei limiti della quota che hanno conferito. Gli articoli che disciplinano la Sas sono quelli che vanno dal 2313 al 2324 del codice civile. C’è da precisare che in questo ambito l’amministrazione della società spetta ai soli soci accomandatari e tale potere amministrativo è disgiunto da ogni altro socio.

I divieti a carico degli accomandanti
Due sono i divieti che devono rispettare i soci accomandanti: 1)quello di amministrare la società (se tale divieto viene infranto, il socio perderà la responsabilità limitata e potrebbe anche essere soggetto ad esclusione); 2)quello di far comparire il proprio nome nella ragione sociale (la violazione di tale divieto porta ancora una volta alla perdita della responsabilità limitata).

I poteri degli accomandatari
I soci accomandatari sono sostanzialmente coloro che prestano la propria opera sotto la direzione degli amministratori; inoltre, essi possono nominare un amministratore provvisorio nei casi di ordinaria amministrazione, qualora manchino tutti gli accomandatari. Se questi sono i poteri che trovano la loro fonte nella legge, ve ne sono altri che invece derivano dai patti sociali: il potere di esercitare una più ampia ingerenza nell’amministrazione e il potere di dare autorizzazioni e pareri per determinate operazioni.

Cosa Sono i Fondi ETF

ETF è un acronimo che sta per Exchange-Traded Fund, termine che identifica una tipologia particolare di fondo d’investimento a gestione passiva, che però viene negoziato in Borsa come se fosse un titolo azionario. Gli ETF hanno quindi una doppia funzione: quella di azione e quella di fondo comune: possono essere scambiati in ogni momento sul mercato in base a disposizioni, ma hanno anche il vantaggio dei fondi comuni, cioè di permettere la diversificazione. Gli ETF sono più o meno liquidi come le azioni e sono indicizzati come i fondi di investimento.

Acquistando un ETF significa in parte acquistare un portafoglio azionario che comprende le azioni che compongono l’indice di riferimento. Il tutto senza il bisogno di impiegare forti capitali e di adottare delle particolari strategie di investimento indicizzate simili a quelle degli investitori istituzionali.

Il gestore di un ETF non farà nessuna operazione di “gestione attiva”. Si limiterà a replicare fedelmente le eventuali modifiche che dovessero essere apportate all’indice. Chi investe in un ETF sa quindi perfettamente cosa sta comprando.

I primi ETF sono stati sviluppati dall’ Amex (l’ American Stock Exchange) ed i piu’ scambiati riguardano proprio gli indici americani .

Swap in Valute – Cosa Significa

Gli swap in valuta (swap = scambio) sono strumenti finanziari essenziali utilizzati da banche, multinazionali e investitori istituzionali. Anche se questo tipo di swap funzionano in maniera simile agli interest rate swap e agli equity swap, ci sono alcune qualità fondamentali importanti che fanno dei currency swap degli strumenti unici e quindi leggermente più complicati.

Lo swap di valute è un contratto stipulato da due controparti che si scambiano nel corso del tempo un flusso di pagamenti denominati in valute diverse. Si pone quale scambio iniziale tra le parti una somma denominata in una valuta e nel mentre si stabilisce uno scambio di eguale ammontare, ma con segno opposto, a una data futura prestabilita nel contratto.

Facciamo un esempio per mostrarvi qual è lo scopo del currency swap:

Una società multinazionale americana (la società A) potrebbe voler espandere le sue operazioni in Brasile. Allo stesso tempo, una società brasiliana (società B) è in cerca di un ingresso nel mercato statunitense. I problemi finanziari che la società A deve in genere affrontare derivano dalla mancanza di volontà delle banche brasiliane di estendere i prestiti alle società internazionali. Pertanto, al fine di prendere un prestito in Brasile, la società A potrebbe essere oggetto di un elevato tasso di interesse del 10%. Allo stesso modo, la società B non sarà in grado di ottenere un prestito con un tasso di interesse favorevole nel mercato statunitense. L’azienda brasiliana può solo ottenere credito al 9% minimo.

Mentre il costo del denaro nel mercato internazionale è irragionevolmente alto, entrambe le società hanno un vantaggio competitivo per contrarre mutui presso le loro banche nazionali.

Quindi la società A potrebbe ipoteticamente richiedere un prestito da una banca americana del 4% e la società B potrebbe prendere in prestito dalla sua banca locale al 5%.

Sulla base di vantaggi competitivi delle imprese nei loro mercati nazionali, la società A prenderà in prestito i fondi che la società B ha bisogno in una banca americana, mentre la società B prende in prestito i fondi che la società A avrà bisogno attraverso una banca brasiliana. Entrambe le società hanno effettivamente preso un prestito per l’altra società. I prestiti sono poi scambiati tra società.

Cosa Sono gli ETF

Per ETF si intende un Exchange Traded Fund, cioè un fondo di investimento che, contrariamente ai tradizionali fondi comuni di investimento, è negoziabile nei mercati regolamentati di Borsa italiana, esattamente nello stesso modo con cui è possibile effettuare operazioni di compravendita di titoli azionari. L’obiettivo dell’ETF è la replica dell’indice benchmark al quale si riferisce il fondo, mediante una gestione passiva dello stesso fondo.

Sottoscrivendo un ETF è pertanto possibile entrare in possesso di uno strumento finanziario piuttosto particolare, che permette di diversificare il rischio attraverso il contemporaneo investimento in più strumenti finanziari in esso contenuti.

Inoltre, grazie all’ETF
si possono assumere posizioni multiple (investendo in più titoli) con un unico contratto di impiego
si può risparmiare sulle commissioni: la gestione di un ETF presenta infatti degli oneri piuttosto competitivi, in grado di “alleggerire” il portafoglio dalle spese periodicamente necessarie per il mantenimento delle posizioni
ottenere dividendi, qualora l’ETF lo preveda, esattamente come nel caso di fondi comuni di investimento con profili obbligazionari
incrementare la propria serenità, segli ETF sono dei Sicav emessi da OICR, potranno godere della separazione del patrimonio rispetto a quello della società di gestione, sollevando il sottoscrittore dell’ETF dal rischio di insolvenza del gestore stesso

L’ETF è soggetto a ritenuta fiscale sui redditi che derivano dall’ETF stesso, con trattenuta che verrà operata mediante l’attività dell’intermediario.

Non è inoltre necessario riportare i proventi nelle dichiarazioni dei redditi.

Gli ETF si chiamano strutturati quando si tratta di fondi o Sicav negoziabili in tempo reale, esattamente come delle azioni.