Strategie di Portafoglio per Investitori

O’Shaughnessy sostiene che gli investitori non devono per forza scegliere tra la crescita e il valore, ma piuttosto che dovrebbero investire usando entrambe le tecniche che di fatto sono complementari
Quindi un investitore può investire al meglio diversificando i titoli in portafoglio tra questi due stili: una parte cercando il valore tra le azioni leader del mercato e l’altra cercando la crescita tra aziende con un basso rapporto prezzo fatturato e un alto momentum del prezzo. La parte “valore” ridurrebbe così la volatilità generata dai titoli “crescita”. Gli investitori tolleranti al rischio dovrebbero dividere i titoli al 50% tra una strategia e l’altra mentre è chi meno propenso al rischio dovrebbe scegliere più titoli usando la strategia orientata al valore.

O’Shaughnessy non suggerisce delle regole specifiche per determinare la grandezza del portafoglio o su quando vendere un’azione. Ma scoraggia dal continuare a movimentare il portafoglio.

Un investitore che decide di usare questa strategia dovrebbe:

riequilibrare il portafoglio ogni anno, eliminando i titoli che non soddisfano più i criteri iniziali e sostituendo con nuovi titoli che si dimostrano interessanti e passano la selezione basata su questi criteri;
ogni portafoglio si compone di circa 50 titoli. Perché? Secondo alcuni studi è necessario un minimo di 16 titoli in diversi settori per avere una diversificazione adeguata. Quindi un investitore che vuole unire le due strategie, dovrebbe avere in portafoglio almeno 32 titoli differenti.

Conclusioni

Lo studio fatto da O’Shaughnessy porta a una strategia utile a chiunque voglia scegliere da solo, senza intermediari, i titoli da mettere in portafoglio. Secondo O’Shaughnessy l’unico modo per battere veramente il mercato è quello di essere disciplinati e di essere il più distaccati possibile, senza farsi influenzare dalle emozioni.

Gli investitori dovrebbero farsi guidare al concetto taoista del Wu Wei: fate che le cose accadano come ci si aspetta che dovrebbero accadere. Tradotto in termini borsistici significa

Scegliete una buona strategia, capitene la natura, e fatela lavorare. Non cercate di cambiarla in un secondo momento. Non abbandonate quella strategia perché non registrate nel breve periodo, grandi risultati. Tenete lontano dal vostro io da qualsiasi tipo di decisione. Non rendete difficile quello che non lo è. E soprattutto siate sempre coerenti.

Come Diventare un Climatologo

Il climatologo a differenza del meteorologo, può essere considerato l’archeologo dei sistemi climatici, mentre la meteorologi studia i cambiamenti atmosferici e i sistemi climatici nel breve periodo.

Bisogna dunque subito sfatare un luogo comune che caratterizza questa professione: climatologia e meteorologia sono delle vere e proprie discipline scientifiche basate su metodologie oggettive e parametri verificati.

Il climatologo si occupa, dunque, del clima: lo studia, ne analizza le caratteristiche e le modifiche nell’arco di un lungo periodo. Lavorare come climatologo significa dunque formarsi adeguatamente al fine di acquisire tutte le competenze scientifiche necessarie.

La climatologia è una scienza che si nutre di mille anime per cui per diventare climatologi bisogna avere un approccio multidisciplinare. Si nutre dell’apporto di discipline come l’astrofisica, ecologia, chimica, geologia, vulcanologia. Si tratta, inoltre, di una professione che pur richiedendo un’ottima formazione ed un alto grado di specializzazione, non è riconosciuta dallo Stato Italiano.

Lavorare come climatologo significa dunque studiare le variazioni climatiche nel corso del tempo e capire come si evoluto il clima nell’arco dei millenni; quali sono i cambiamenti che lo hanno caratterizzato e quali i problemi legati ad esso.

Deve dunque conoscere la stratificazione dell’atmosfera, circolazione delle masse e le interazioni tra atmosfera e continenti.

Risulta essere opportuno seguire un percorso universitario specifico quale, corso di laurea in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia, corso di laurea in Scienze nautiche e aeronautiche con indirizzo Meteorologia e ocenografia, corso di laurea in Fisica.

Come Lavorare in Banca

Lavorare in banca è senza dubbio una delle mete lavorative più ambite, sia perchè offre molta sicurezza, e anche perchè gli orari lavorativi di chi lavora in banca sono ridotti e meno stressanti rispetto ad altri lavori. Per altri invece il lavoro in banca è soltanto un posto ricco di monotonia. Ci sono quindi due visioni a riguardo, ma entrambe sono d’accordo su una cosa: entrare a lavorare in banca non è affatto facile.

La maggioranza delle persone comunque si ritiene soddisfatta di aver trovato un lavoro in banca, mentre soltanto una minoranza desidera cercare un altro lavoro. Dipende tutto dal carattere e dalla filosofia della persona. Comunque quel che è certo è che lo stipendio in banca è alto, è fisso, non servono sforzi eccessivi e stressanti durante l’orario di lavoro e i turni sono molto flessibili.

Come si fa ad essere assunti in banca? Quali sono i requisiti principali per essere accettati ad un colloquio? Entrare in banca non è molto facile, e qualche raccomandazione e spinta dall’interno possono senza dubbio fare la differenza. I requisiti sono variati moltissimo rispetto a dieci anni fa: Al contrario di quel che si possa pensare, per lavorare in banca non serve essere in possesso di una laurea, ma va benissimo anche un diploma tecnico o umanistico.

Il nostro consiglio comunque è quello di frequentare diversi corsi di specializzazione per arricchire il proprio curriculum, curriculum che dovrete spedire sia via posta elettronica che via posta tradizionale a tutte le banche della zona, anche a quelle che al momento non cercano personale. Per scoprire eventuali posizioni aperte può essere invece utile verificare sui vari siti delle banche, seguendo le indicazioni presenti su questo sito, in modo da potersi candidare direttamente.

Come Lavorare come Comparsa

Dato l’espandersi sempre più massiccio della Tv, sono sempre più numerose le persone che vogliono cimentarsi in quest’ambito e magari lavorare come comparse cinematografiche.

Il lavoro della comparsa in realtà non è poi tanto semplice, in quanto presuppone giornate di lavoro molto lunghe seppur non esageratamente faticose.

La comparsa, sin dalle origini del cinema, rappresenta una figura dir poco fondamentale per il lavoro cinematografico e spesso questo lavoro può diventare un primo passo per quanti sognano di sfondare nel mondo dello spettacolo, anche se è importante sottolineare che rispetto al passato il percorso da seguire per poter diventare attore di successo è divenuto molto più arduo, motivo per cui è quasi sconsigliabile scegliere di lavorare come comparsa quando si coltivano grandi sogni di fama.

Ma quali sono i requisiti necessari per poter lavorare come comparsa cinematografica o Televisiva?

In via del tutto teorica si potrebbe dire che lavorare come comparsa nei film o nelle fiction è abbastanza semplice, in quanto non vengono richieste particolari competenze specifiche, spesso infatti la ricerca di un figurante si basa su particolari caratteristiche fisiche ed espressive indicate dal regista.

In ogni caso, quanti aspirano a lavorare come comparsa cinematografica o televisiva dovranno necessariamente procedere alla registrazione presso il collocamento dello spettacolo, in qualità di figura professionale generica.

Iscriversi al collocamento dello spettacolo non è un’operazione difficile, bisogna unicamente recarsi all’ufficio di collocamento presente nel vostro paese o nella vostra città di origine e compilare un apposito modulo prestampato.

Una volta iscritti al collocamento dello spettacolo, è necessario stilare un curriculum vitae con allegate 2 foto 10*15 e procedere all’invio di quest’ultimo presso specifiche agenzie addette allo smistamento di figure professionali operanti nel mondo dello spettacolo.

In ultima analisi, però, è bene tenere presente che i compensi ottenibili mediante il lavoro della comparsa variano mediamente dai 50 ai 90 euro giornalieri, motivo per cui potrebbe essere poco remunerativo pensare di lavorare esclusivamente mediante questo circuito.

Mutuo Risparmio di CheBanca – Caratteristiche

Comprare casa è una delle più importanti avventure che coinvolgono una giovane coppia dal punto di vista economico. Per questo motivo, è normale essere aiutati dalle proprie famiglie d’origine, dai parenti più stretti e dagli amici davvero cari, in modo da riuscire a coronare il proprio sogno.

Le proposte sul mercato sono numerose e differenti, sotto tanti punti di vista, che sicuramente si potrà trovare quella più adatta alle nostre esigenze. Di sicuro, ciascuno spera in una rata leggera e in tassi di interesse contenuti, ma i metodi per ottenere ciò sono vari e la creatività delle banche, a volte, non conosce confini.

Come nel caso di CheBanca con la sua proposta Mutuo Risparmio, un modo nuovo per abbassare la rata del finanziamento. Tutto dipende dal livello del credito disponibile sul proprio conto corrente messo in opera presso Che Banca, visto che maggiore saranno i risparmi sul conto corrente minore sarà l’importo da corrispondere. E non soltanto per quanto riguarda i propri risparmi. Infatti, è possibile anche collegare i conti corrente o tascabile Che Banca di parenti e amici al proprio mutuo, in modo tale che tutti insieme offriranno il proprio contributo a ridurre la rata.

Va ricordato, ad ogni modo, che tali soldi sono sempre disponibili, senza alcun vincolo né in termini di tempo né di cifra. Inoltre, è anche possibile approfittare del rendimento dei propri risparmi grazie alle offerte elaborate per i conti deposito, operando in totale sicurezza e con garanzie di rendimenti tra i più elevati del mercato.