Come Funziona l’Investimento Momentum

Gli investitori momentum acquistano azioni che salgono rapidamente di prezzo, nella speranza che questo attirerà altri investitori. La chiave è però riconoscere il momento in cui uscire dall’investimento
Immaginate una palla di neve che rotola, giù, da una montagna: come scende, raccoglie altra neve che la fa muovere più velocemente e a sua volta la porta a raccogliere più neve e a muoversi ancora più velocemente.

Questa è la strategia alla base dell’investimento momentum – acquistare azioni che salgono rapidamente di prezzo, nella speranza che questo attirerà altri investitori, che faranno alzare molto il prezzo.

Richard Driehaus è uno dei campioni dell’investimento momentum, che favorisce aziende con forte crescita degli utili e del prezzo dell’azione. Non è forse un nome conosciuto come Warren Buffett, ma la sua società la Driehaus Capital Management di Chicago è uno dei gestori in piccole medie aziende più importanti e il suo successo lo ha portato a essere nominato nel Barron’s All Certury Team, un gruppo di 25 gestori di fondi che include luminari dell’investimento come Peter Lynch e John Templeton.

Questo articolo si basa sulla strategia momentum di Richard Dreihaus, che viene presentata nel libro “Investment Gurus” (di cui troverete una recensione nella sezione biblioteca di Finanza personale).

L’approccio momentum

Richard Driehaus enfatizza un approccio disciplinato che focalizza l’attenzione su piccole e medie imprese (PMI) con crescita forte e sostenuta degli utili che hanno avuto “sorprese negli utili” significative. Se gli utili di un’azienda stanno stagnando, quell’azienda viene eliminata. Idealmente, dovreste sempre cercare tassi di crescita degli utili in continuo miglioramento.

Driehaus usa le sorprese positive sugli utili come “catalizzatore”. Una sorpresa sugli utili ha luogo quando un’azienda annuncia utili diversi da quelli che sono stati stimati dagli analisti per quel periodo. Quando gli utili reali sono superiori alle stime di consenso si tratta naturalmente di una sorpresa positiva, una sorpresa negativa sugli utili si ha quando gli utili annunciati sono inferiori alle stime di consenso.

Un altro fattore è il range delle stime sugli utili – una sorpresa per un’azienda con un range più limitato di stime tende ad avere un impatto maggiore rispetto a una sorpresa per un’aziendale cui stime hanno una dispersione maggiore. In generale, le sorprese positive sugli utili tendono ad avere un impatto positivo sui prezzi delle azioni.

Un’altra chiave di selezione è di riconoscere quando il momentum inizia a perdere la sua forza propulsiva, quando i venditori iniziano ad essere in numero maggiore degli acquirenti. Quindi, gli investitori devono monitorare le aziende per conto loro, esattamente come il mercato, e quindi è una strategia che ha senso per chi ha intenzione di tenere costantemente il polso delle azioni.

Driehaus avverte gli investitori di stare attenti a eventi come gli annunci sugli utili o ai warning, o alle revisioni delle stime sugli utili – qualsiasi cosa insomma che potrebbe essere un primo segnale del rallentamento di un trend al rialzo o di una mancanza di propellente per spingere ulteriormente il prezzo verso l’alto. Inoltre gli investitori dovrebbero seguire sia la direzione del settore, nel quale l’azienda opera, sia l’ambiente di mercato più in generale, dato che entrambi potrebbero influenzare il proprio portafoglio.

Come Lavorare come Esperto di Energie Rinnovabili

Lavorare con le energie rinnovabili: in che modo? Con quale profilo? Analizziamo tutte una bella opportunità.

Oggi questo settore rappresenta circa il 20% nelle statistiche delle fonti di energia mondiali. Una delle più utilizzate è la biomassa, unita alle energie idrauliche. Nei Paesi dell’Unione Europea oggi le energie coprono il 5,4% del fabbisogno. Ma è un settore in forte crescita che può offrire molte opportunità. La Comunità europea finanzia e incentiva ora con programmi specifici l’utilizzo delle energie rinnovabili e lo sviluppo delle tecnologie per il loro sfruttamento.

Questa figura professionale si occupa di progettare e pianificare l’installazione di nuove tecnologie legate alle rinnovabili. E’ colui che valuta quali siano le migliori tecnologie da utilizzare (eolico, solare o biomassa).

Si preoccupa anche di comprendere e valutare l’impatto ambientale delle stesse, in un’ottica di sostenibilità. Collabora con enti pubblici e privati al fine di promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili. L’esperto di progettazione di sistemi di energie rinnovabili possiede una preparazione culturale, legata all’energia. Progetta, pianifica e controlla che tutto il processo di installazione vada a buon fine.

Deve avere una forte sensibilità ecologica e un orientamento a lavorare in un ambito multidisciplinare. Possiede una laurea magistrale in Ingegneria, preferibilmente meccanica e un master che completi la preparazione. Le energie rinnovabili sono un settore in forte crescita e offrono dunque ottime prospettive occupazionali.

Strategie di Portafoglio per Investitori

O’Shaughnessy sostiene che gli investitori non devono per forza scegliere tra la crescita e il valore, ma piuttosto che dovrebbero investire usando entrambe le tecniche che di fatto sono complementari
Quindi un investitore può investire al meglio diversificando i titoli in portafoglio tra questi due stili: una parte cercando il valore tra le azioni leader del mercato e l’altra cercando la crescita tra aziende con un basso rapporto prezzo fatturato e un alto momentum del prezzo. La parte “valore” ridurrebbe così la volatilità generata dai titoli “crescita”. Gli investitori tolleranti al rischio dovrebbero dividere i titoli al 50% tra una strategia e l’altra mentre è chi meno propenso al rischio dovrebbe scegliere più titoli usando la strategia orientata al valore.

O’Shaughnessy non suggerisce delle regole specifiche per determinare la grandezza del portafoglio o su quando vendere un’azione. Ma scoraggia dal continuare a movimentare il portafoglio.

Un investitore che decide di usare questa strategia dovrebbe:

riequilibrare il portafoglio ogni anno, eliminando i titoli che non soddisfano più i criteri iniziali e sostituendo con nuovi titoli che si dimostrano interessanti e passano la selezione basata su questi criteri;
ogni portafoglio si compone di circa 50 titoli. Perché? Secondo alcuni studi è necessario un minimo di 16 titoli in diversi settori per avere una diversificazione adeguata. Quindi un investitore che vuole unire le due strategie, dovrebbe avere in portafoglio almeno 32 titoli differenti.

Conclusioni

Lo studio fatto da O’Shaughnessy porta a una strategia utile a chiunque voglia scegliere da solo, senza intermediari, i titoli da mettere in portafoglio. Secondo O’Shaughnessy l’unico modo per battere veramente il mercato è quello di essere disciplinati e di essere il più distaccati possibile, senza farsi influenzare dalle emozioni.

Gli investitori dovrebbero farsi guidare al concetto taoista del Wu Wei: fate che le cose accadano come ci si aspetta che dovrebbero accadere. Tradotto in termini borsistici significa

Scegliete una buona strategia, capitene la natura, e fatela lavorare. Non cercate di cambiarla in un secondo momento. Non abbandonate quella strategia perché non registrate nel breve periodo, grandi risultati. Tenete lontano dal vostro io da qualsiasi tipo di decisione. Non rendete difficile quello che non lo è. E soprattutto siate sempre coerenti.

Come Diventare un Climatologo

Il climatologo a differenza del meteorologo, può essere considerato l’archeologo dei sistemi climatici, mentre la meteorologi studia i cambiamenti atmosferici e i sistemi climatici nel breve periodo.

Bisogna dunque subito sfatare un luogo comune che caratterizza questa professione: climatologia e meteorologia sono delle vere e proprie discipline scientifiche basate su metodologie oggettive e parametri verificati.

Il climatologo si occupa, dunque, del clima: lo studia, ne analizza le caratteristiche e le modifiche nell’arco di un lungo periodo. Lavorare come climatologo significa dunque formarsi adeguatamente al fine di acquisire tutte le competenze scientifiche necessarie.

La climatologia è una scienza che si nutre di mille anime per cui per diventare climatologi bisogna avere un approccio multidisciplinare. Si nutre dell’apporto di discipline come l’astrofisica, ecologia, chimica, geologia, vulcanologia. Si tratta, inoltre, di una professione che pur richiedendo un’ottima formazione ed un alto grado di specializzazione, non è riconosciuta dallo Stato Italiano.

Lavorare come climatologo significa dunque studiare le variazioni climatiche nel corso del tempo e capire come si evoluto il clima nell’arco dei millenni; quali sono i cambiamenti che lo hanno caratterizzato e quali i problemi legati ad esso.

Deve dunque conoscere la stratificazione dell’atmosfera, circolazione delle masse e le interazioni tra atmosfera e continenti.

Risulta essere opportuno seguire un percorso universitario specifico quale, corso di laurea in Fisica dell’Atmosfera e Meteorologia, corso di laurea in Scienze nautiche e aeronautiche con indirizzo Meteorologia e ocenografia, corso di laurea in Fisica.

Come Lavorare in Banca

Lavorare in banca è senza dubbio una delle mete lavorative più ambite, sia perchè offre molta sicurezza, e anche perchè gli orari lavorativi di chi lavora in banca sono ridotti e meno stressanti rispetto ad altri lavori. Per altri invece il lavoro in banca è soltanto un posto ricco di monotonia. Ci sono quindi due visioni a riguardo, ma entrambe sono d’accordo su una cosa: entrare a lavorare in banca non è affatto facile.

La maggioranza delle persone comunque si ritiene soddisfatta di aver trovato un lavoro in banca, mentre soltanto una minoranza desidera cercare un altro lavoro. Dipende tutto dal carattere e dalla filosofia della persona. Comunque quel che è certo è che lo stipendio in banca è alto, è fisso, non servono sforzi eccessivi e stressanti durante l’orario di lavoro e i turni sono molto flessibili.

Come si fa ad essere assunti in banca? Quali sono i requisiti principali per essere accettati ad un colloquio? Entrare in banca non è molto facile, e qualche raccomandazione e spinta dall’interno possono senza dubbio fare la differenza. I requisiti sono variati moltissimo rispetto a dieci anni fa: Al contrario di quel che si possa pensare, per lavorare in banca non serve essere in possesso di una laurea, ma va benissimo anche un diploma tecnico o umanistico.

Il nostro consiglio comunque è quello di frequentare diversi corsi di specializzazione per arricchire il proprio curriculum, curriculum che dovrete spedire sia via posta elettronica che via posta tradizionale a tutte le banche della zona, anche a quelle che al momento non cercano personale. Per scoprire eventuali posizioni aperte può essere invece utile verificare sui vari siti delle banche, seguendo le indicazioni presenti su questo sito, in modo da potersi candidare direttamente.