Modello contratto property finder

Nel settore immobiliare, la figura del property finder sta assumendo un ruolo sempre più centrale, offrendo ai clienti un servizio su misura nella ricerca e selezione degli immobili più adatti alle loro esigenze. Tuttavia, per garantire trasparenza, tutela e chiarezza nel rapporto tra property finder e cliente, è fondamentale redigere un contratto preciso e dettagliato. Questa guida intende accompagnarti passo dopo passo nella stesura di un accordo efficace, illustrando le clausole essenziali, i diritti e i doveri di entrambe le parti, e offrendo consigli pratici per evitare incomprensioni e tutelare il buon esito della collaborazione.

Come scrivere un contratto property finder

Scrivere un contratto per un property finder richiede attenzione sia agli aspetti legali sia alla chiarezza degli accordi tra le parti. Innanzitutto, è fondamentale identificare con precisione i soggetti coinvolti: il property finder, ovvero il professionista incaricato della ricerca immobiliare, e il cliente, che può essere un privato, un’azienda o un investitore. I dati anagrafici o societari devono essere completi, per evitare ogni ambiguità futura.

Il contratto deve descrivere in modo dettagliato l’oggetto dell’incarico. È importante specificare che il compito del property finder consiste nella ricerca di uno o più immobili secondo i criteri indicati dal cliente. Questi criteri vanno illustrati con chiarezza, includendo ad esempio la tipologia d’immobile, la fascia di prezzo, la zona, le caratteristiche essenziali e qualsiasi esigenza particolare. La chiarezza su questi punti previene incomprensioni e tutela entrambe le parti qualora sorgano contestazioni.

Un altro elemento cruciale riguarda la durata dell’incarico. Occorre stabilire da quando il contratto ha effetto e fino a quando il property finder è obbligato a svolgere la ricerca. Spesso si prevede un termine ben preciso, che può essere prorogato per iscritto su accordo di entrambe le parti. È utile specificare anche le modalità di recesso anticipato, comprese eventuali penali o il diritto al rimborso delle spese sostenute fino a quel momento.

Il compenso rappresenta un aspetto centrale. Bisogna indicare con esattezza la modalità di calcolo della parcella: può trattarsi di una percentuale sul prezzo dell’immobile acquistato, di una quota fissa o di una combinazione tra le due. Il contratto deve inoltre chiarire il momento in cui il compenso matura e diventa esigibile: generalmente ciò avviene alla stipula del preliminare o del rogito, ma può essere concordata una ripartizione in più fasi, ad esempio una parte alla presentazione di una rosa di immobili selezionati e il saldo alla conclusione dell’affare. È buona prassi dettagliare eventuali rimborsi spese (trasferte, visure, perizie), specificando se sono incluse nel compenso o vanno pagate a parte.

Non meno rilevante è la disciplina delle esclusività. Il contratto dovrebbe indicare se il cliente può affidare incarichi analoghi ad altri property finder o se si impegna a rivolgersi esclusivamente al professionista incaricato. In caso di esclusiva, è opportuno prevedere una clausola che disciplini le conseguenze di un eventuale inadempimento, per esempio il diritto al pagamento del compenso anche se l’immobile viene trovato per altra via durante il periodo di incarico.

La trasparenza informativa è un ulteriore pilastro. Il property finder si impegna a fornire aggiornamenti periodici sull’andamento della ricerca, a presentare report dettagliati e a informare tempestivamente il cliente di eventuali opportunità. È corretto inserire una clausola che imponga al professionista di agire secondo diligenza, nel rispetto della normativa sulla privacy e nel pieno interesse del cliente, evitando conflitti di interesse.

Infine, il contratto deve contenere una sezione sulle disposizioni finali, in cui si stabilisce quale legge disciplina il rapporto, quali sono le modalità di risoluzione delle controversie (ad esempio, mediazione o arbitrato prima di ricorrere al giudice) e l’indicazione del foro competente. È opportuno, inoltre, prevedere la possibilità di modifiche solo in forma scritta e firmata da entrambe le parti.

Scrivere un contratto di property finder significa, in definitiva, formalizzare con chiarezza aspettative, obblighi e diritti reciproci, tutelando sia il professionista sia il cliente e garantendo la massima trasparenza nell’intera operazione di ricerca immobiliare.

Fac simile contratto property finder

CONTRATTO DI INCARICO DI PROPERTY FINDER

Tra

Il Sig./La Sig.ra __, nato/a a ____, il ____, residente in ____, via ____, C.F. ____, di seguito denominato “Cliente”,

e

Il Sig./La Sig.ra __, nato/a a ____, il ____, residente in ____, via ____, C.F. ____, titolare della società ____, con sede in ____, Partita IVA ____, di seguito denominato “Property Finder”,

premesso che

  • Il Cliente intende affidare al Property Finder l’incarico di individuare, secondo le proprie esigenze, un immobile da acquistare/locare;
  • Il Property Finder dichiara di possedere le competenze e le autorizzazioni necessarie per svolgere detta attività;

    si conviene e si stipula quanto segue:

    Art. 1 – Oggetto dell’incarico
    Il Cliente conferisce al Property Finder mandato per la ricerca di un immobile avente le seguenti caratteristiche:
    Tipologia: ____;
    Zona: ____;
    Superficie: ;
    Altre specifiche: ____
    .

    Art. 2 – Durata dell’incarico
    L’incarico avrà durata di mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione del presente contratto e si intenderà tacitamente rinnovato per pari periodo salvo disdetta da comunicarsi con preavviso di 15 giorni a mezzo raccomandata A/R o PEC.

    Art. 3 – Modalità di esecuzione
    Il Property Finder si impegna a ricercare immobili rispondenti ai requisiti indicati dal Cliente, a selezionare le proposte più idonee e a presentarle al Cliente, fissando eventuali appuntamenti e fornendo assistenza fino al perfezionamento della compravendita/locazione.

    Art. 4 – Compenso
    A titolo di compenso per l’attività svolta, il Cliente corrisponderà al Property Finder una provvigione pari al
    % ( percento) del prezzo d’acquisto/canone annuo di locazione dell’immobile individuato, da versarsi al momento della sottoscrizione del contratto preliminare di compravendita o di locazione.
    Eventuali rimborsi spese: ____
    .

    Art. 5 – Esclusiva
    L’incarico è conferito in via [esclusiva/non esclusiva]. In caso di incarico in esclusiva, il Cliente si impegna a non affidare a terzi la medesima ricerca per tutta la durata dell’incarico.

    Art. 6 – Obblighi delle parti
    Il Property Finder si impegna a svolgere l’attività con diligenza e nel rispetto delle norme vigenti.
    Il Cliente si impegna a fornire tutte le informazioni necessarie e a comunicare tempestivamente eventuali variazioni delle proprie esigenze.

    Art. 7 – Riservatezza
    Entrambe le parti si obbligano a mantenere riservate le informazioni e i dati acquisiti nell’ambito del presente rapporto.

    Art. 8 – Trattamento dei dati personali
    Le parti dichiarano di aver preso visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento UE 2016/679 (GDPR).

    Art. 9 – Foro competente
    Per ogni controversia relativa all’interpretazione, esecuzione o risoluzione del presente contratto sarà competente in via esclusiva il Foro di ____.

    Letto, confermato e sottoscritto.

    Luogo e data ____

    Il Cliente
    ____

    Il Property Finder


Come Chiedere il Risarcimento per Infiltrazioni d’Acqua

Prima di avviare qualsiasi richiesta di risarcimento, è necessario capire innanzitutto che tipo di infiltrazione si sta verificando e identificarne la fonte. Le infiltrazioni d’acqua possono derivare da un malfunzionamento del tetto (guaina deteriorata, coppi rotti), da una grondaia intasata, da finiture esterne non impermeabilizzate, da guasti agli impianti idraulici interni (tubo di scarico rotto, perdita nella colonna di scarico condominiale) o da errata manutenzione di balconi e terrazze. Se l’appartamento danneggiato non corrisponde al piano superiore—ad esempio in un condominio verticale—è plausibile che a provocare l’infiltrazione sia un difetto sulle coperture o sulle murature comuni, rientranti nelle competenze dell’amministratore condominiale. Al contrario, se l’acqua proviene dal bagno del vicino di sopra, la responsabilità è del singolo condomino che non ha eseguito in modo corretto la manutenzione o la riparazione del suo impianto idraulico. Individuare con chiarezza la fonte evita di inviare richieste a persone o enti non responsabili e semplifica la dimostrazione della responsabilità, base imprescindibile per ottenere un risarcimento.

Documentare puntualmente i danni e le cause

La fase più importante, e spesso trascurata, è la raccolta di prove. Appena si nota un’infiltrazione—che si manifesti sotto forma di macchie scure sul soffitto, di intonaco che si stacca, di rigonfiamenti alle pareti o di muffa crescente—è necessario intervenire tempestivamente. Scattare fotografie e girare brevi video in cui si evidenziano chiaramente la natura e l’estensione del danno permette di conservare un’evidenza oggettiva. Se possibile, appuntare la data e l’ora di ogni comparsa d’acqua, annotando l’eventualità che il fenomeno si ripeta dopo piogge prolungate o dopo l’uso dell’impianto di scarico interno. È utile raccogliere campioni di intonaco staccato o, se l’infiltrazione copre una zona più ampia, fissare con un nastro adesivo una piccola etichetta con data e ora a un angolo visibile della macchia, in modo da evitare che chiunque possa spostare o alterare l’elemento danneggiato prima della perizia. Se si sospetta che la causa sia da ricercare in una perdita nel tubo del vicino di sopra, chiedere di girare un breve video laddove l’acqua fuoriesce—magari riprendendo la parete bagnata subito dopo che il vicino ha usato la doccia—fungerà da prova indiretta dell’origine del danno. Conservare anche la corrispondenza preventiva con l’amministratore condominiale e con il vicino, perché dimostrare la tempestività nel segnalare l’emergenza è imprescindibile per evitare di essere accusati di ritardo nell’intervento e di complicità nella dilatazione del danno.

Segnalare immediatamente il problema al condòmino o all’amministratore

Non appena si hanno elementi per sospettare l’origine dell’infiltrazione, è consigliabile avviare un tentativo di risoluzione bonaria. Se il danno proviene da un appartamento privato (ad esempio da un secondo piano che scarica nel soffitto del primo), si informa il vicino verbalmente o tramite un semplice messaggio (email, WhatsApp) corredato da immagini del danno. È importante chiedere gentilmente di verificare l’impianto idraulico (rubinetteria, tubo di scarico) e di procedere a un’eventuale riparazione, evidenziando che, in caso di mancata risposta, si renderà necessario informare l’amministratore condominiale. Se invece l’infiltrazione origina da parti comuni—tetto, balcone, grondaia o tubo di scolo condominiale—la segnalazione va indirizzata all’amministratore del condominio, preferibilmente per iscritto. Il testo della comunicazione deve essere chiaro e conciso: indicare l’ubicazione esatta (civico, scala, interno, piano), descrivere i sintomi riscontrati e allegare fotografie e video. Se l’amministratore è già stato informato oralmente, è buona prassi ribadire per iscritto quanto detto, in modo da creare una traccia documentale dell’avvenuta segnalazione. Questo passaggio accelera l’intervento di verifica e manutenzione e costituisce la base per richiedere un’eventuale riparazione o risarcimento delle parti danneggiate.

Richiedere un sopralluogo tecnico e una perizia di stima

Dopo aver notificato il problema, è opportuno ottenere una valutazione tecnica che certifichi la causa dell’infiltrazione e misuri l’entità dei danni. Se il condominio possiede già un tecnico di fiducia, l’amministratore può incaricare l’ingegnere o il geometra condominiale di effettuare il sopralluogo. In caso contrario, il singolo condomino danneggiato può prendere iniziativa incaricando un professionista iscritto all’Ordine (ingegnere, architetto, geometra) di eseguire la perizia. Durante il sopralluogo, il tecnico redige un verbale in cui identifica la causa (tubazione rotta, mal posa della guaina, etc.), ne quantifica l’origine e la direzione del flusso d’acqua e elenca i materiali danneggiati (intonaco, pavimento, arredi). Al termine, il professionista redige un elaborato peritale in cui viene stimato il costo complessivo dei lavori di ripristino per riparare l’infiltrazione e ripristinare la superficie danneggiata. Questo documento, che riporta data, firma e timbro del perito, rappresenta il principale elemento probatorio a supporto della richiesta di risarcimento, perché indica in modo puntuale importi e responsabilità.

Invio della lettera di richiesta di risarcimento

Con la perizia in mano, si redige una lettera formale di richiesta di risarcimento indirizzata al responsabile della causa: se il vicino non interviene dopo la segnalazione, la lettera va inviata a lui; se l’infiltrazione dipende dalle parti comuni, la lettera è indirizzata all’amministratore del condominio (che agirà a sua volta contro il fondo spese o contro l’impresa incaricata). La missiva deve includere:

  1. Intestazione completa: nome e cognome del richiedente, indirizzo completo dell’appartamento danneggiato, codice fiscale e, se disponibile, partita IVA. Se l’inquilino non è proprietario, allegare procura o delega firmata dal proprietario.
  2. Descrizione sintetica del problema: indicare data e ora della prima comparsa dell’infiltrazione, le aree colpite e la presunta causa individuata dal sopralluogo tecnico.
  3. Riferimento normativo: richiamare l’articolo 1123 del Codice Civile (“Il condominio è responsabile per l’uso e la manutenzione delle parti comuni”) o l’articolo 2051 in combinato con l’articolo 2050 per responsabilità da cose in custodia, se la causa è da ricondurre a rottura di tubazioni o cedimenti di elementi condominiali.
  4. Richiesta puntuale dell’importo: specificare la cifra da risarcire, suddividendola in due voci: costi di riparazione tecnica dell’infiltrazione e costo di ripristino estetico (intonaco, pavimento, pittura). Qualora si chieda un pagamento a saldo, indicare un termine entro cui corrispondere la somma (ad esempio, “si prega di provvedere al pagamento di 2.500 euro, a titolo di risarcimento, entro 30 giorni dal ricevimento della presente”).
  5. Allegati: elenco dei documenti in copia che si inviano insieme alla lettera—perizia tecnica, fotografie, video, corrispondenza precedente con il vicino o con l’amministratore e preventivi di riparazione redatti da ditte specializzate.
  6. Avvertenze legali: indicare che, in mancanza di un riscontro entro i termini stabiliti, si ricorrerà all’azione giudiziaria, con aggravio delle spese legali a carico del destinatario.

La trasmissione deve avvenire a mezzo raccomandata A/R, o mediante PEC (se il destinatario ne è dotato), in modo da ottenere prova certa della consegna. Questa forma di notifica certifica il ricevimento e innesca i termini di legge per la risposta o per l’obiezione.

Gestire la controparte ed eventuali obiezioni

Se il vicino o l’amministratore non risponde nei termini, il prossimo passo è inviare un sollecito con lo stesso metodo—raccomandata A/R o PEC—specificando che trattasi di secondo invio e ribadendo le somme richieste. Talvolta, la controparte solleva obiezioni: ad esempio, afferma che l’infiltrazione non sia stata verificata, che il danno sia preesistente, o che il preventivo per i lavori sia troppo alto. In questi casi, è opportuno raccogliere ulteriori pareri tecnici o preventivi da ditte alternative, in modo da contraddire eventuali perizie contrapposte. Se il vicino sostiene che l’infiltrazione non dipende da lui, è possibile incaricare un tecnico di parte per una controperizia e presentare il referto in modo supplementare. Se si hanno testimoni—altri condomini che hanno assistito all’infiltrazione dalla zona superiore—conviene raccogliere dichiarazioni scritte, datate e firmate, per rafforzare la posizione. In ogni caso, si ricorda che, al di là di discussioni bonarie, la via giudiziaria resta sempre aperta, purché si sia provato il nesso di causalità e si disponga di documentazione probatoria solida.

Valutare la mediazione o l’arbitrato

Prima di adire le vie legali ordinare, è spesso consigliabile tentare una mediazione, obbligatoria in molti casi di controversia condominiale. La mediazione può essere svolta davanti a un organismo accreditato, coinvolgendo sia il soggetto responsabile (con la presenza dell’amministratore, se si tratta di parti comuni), sia il danneggiato. Un terzo imparziale—il mediatore—cerca di far convergere le parti su un accordo che preveda, per esempio, un pagamento dilazionato, l’esecuzione immediata dei lavori a cura del condominio e successive scalate dalla quota mensile di spesa condominiale, oppure una ripartizione delle spese in percentuale. La mediazione, se ben gestita, può concludersi in un paio di mesi e costa meno di una causa civile, evitando che la pratica arrivi in tribunale. Se la mediazione non va a buon fine o una delle parti rifiuta di partecipare, si può comunque rivolgersi all’arbitro giudiziario o al giudice di pace, in base all’entità del danno. Nel caso di valore inferiore a 5.000 euro, il giudice di pace è il foro competente, con un procedimento più snelle rispetto al tribunale ordinario.

Azione giudiziaria ordinaria: procedure e termini

Se la mediazione fallisce o non viene accettata, si passa all’azione legale. È importante agire entro due anni dalla data in cui si è avuta la certezza del danno (articolo 2946 Codice Civile), altrimenti il diritto al risarcimento si prescrive. L’azione inizia con il deposito di un ricorso in cancelleria—sia al tribunale ordinario (per danni superiori a 5.000 euro) sia al giudice di pace (per danni inferiori). Nell’atto di citazione per infiltrazioni si riportano i fatti, si allegano le prove raccolte e si chiede l’ammissione della prova testimoniale (se esistono testimoni), oltre alla consulenza tecnica preventiva o nell’istruttoria (CTP/CTU) per confermare la causa e quantificare definitivamente i danni. Il ricorrente deve farsi assistere da un avvocato, salvo eccezioni in cui è previsto il gratuito patrocinio per redditi limitati. Nel giudizio, la controparte può depositare memorie difensive in cui contesta la causalità o la somma richiesta. L’istruttoria può durare diversi mesi, ma in genere entro un anno si giunge alla sentenza di primo grado. Se la decisione non soddisfa, entro 30 giorni dalla notifica si può impugnare in appello.

Modalità di liquidazione del risarcimento

Se l’azione procede positivamente, il tribunale emette una sentenza con la condanna della parte responsabile al pagamento di una somma a titolo di risarcimento, comprensiva di:

  • Danno da ripristino: spesa per lavori di riparazione e manutenzione strutturale (tetto, tubature, impermeabilizzazioni).
  • Danno estetico: rifacimento dell’intonaco, di pavimenti, pitture interne, arredi danneggiati.
  • Interessi legali: calcolati dal giorno in cui è sorta la richiesta fino al saldo effettivo, secondo i tassi in vigore.
  • Spese legali e peritali: onorari dell’avvocato e del perito nominato dal tribunale o scelto come CTP.

Dopo l’esecutività della sentenza (di solito 30 giorni dopo la notifica, se non impugnata), se la controparte non ottempera spontaneamente, è possibile chiedere al cancelliere l’iscrizione dell’ordine di pagamento (precetto) e avviare azioni esecutive forzate (pignoramento di beni mobili, immobili o somme depositate su conti correnti). Spesso, tuttavia, la condanna fa sì che la parte responsabile paghi volontariamente, evitando procedure esecutive complesse e costose.

Prevenzione e buone pratiche future

Anche dopo aver ottenuto il risarcimento, resta importante verificare periodicamente lo stato delle parti comuni e delle tubazioni interne all’appartamento. Il condomino danneggiato, ad esempio, può partecipare più attivamente alle assemblee condominiali richiedendo controlli programmati sul tetto e la pulizia biennale delle grondaie. Se la causa originaria era un pezzo del balcone non impermeabilizzato, una manutenzione preventiva ogni due o tre anni evita il ripetersi del danno. Se la causa era un tubo del vicino non mantenuto, si può chiedere, nel contratto condominiale, di allegare verbali di manutenzione obbligatoria a carico del proprietario di ogni piano, così da obbligarlo a intervenire regolarmente. Integrare nel regolamento condominiale disposizioni specifiche, per esempio sulla periodicità di verifica delle impermeabilizzazioni e dei giunti di dilatazione, riduce notevolmente la probabilità di future infiltrazioni e contenziosi, garantendo una convivenza più serena e sicura per tutti i condomini.

Modello contratto project financing

Scrivere un contratto di project financing richiede una comprensione approfondita delle complesse dinamiche finanziarie e legali che governano i progetti infrastrutturali e di sviluppo su larga scala. Questo tipo di contratto funge da architrave per la realizzazione di progetti che spesso coinvolgono molteplici stakeholder, incluse istituzioni finanziarie, enti governativi, e partner privati. La nostra guida si propone di fornire gli strumenti necessari per redigere un contratto di project financing che sia allo stesso tempo efficace e conforme alle normative vigenti.

Nelle prossime sezioni, esploreremo le componenti essenziali di un contratto di project financing, dalle definizioni chiave alle clausole critiche, passando per le migliori pratiche di negoziazione. Sia che tu sia un avvocato aziendale, un consulente finanziario, o un project manager, questa guida ti aiuterà a navigare con sicurezza attraverso le complessità di questa tipologia contrattuale fondamentale.

Come scrivere un contratto project financing

Scrivere un contratto di project financing è un processo complesso che richiede una comprensione approfondita delle dinamiche finanziarie, legali e operative coinvolte in un progetto. Il project financing è una tecnica di finanziamento in cui il rimborso del debito è garantito dai flussi di cassa generati dal progetto stesso, piuttosto che dalle risorse generali del promotore. Questo tipo di finanziamento è spesso utilizzato per progetti di infrastrutture, energia e altre iniziative su larga scala.

Per iniziare, è essenziale comprendere a fondo la natura del progetto. Questo implica una chiara definizione degli obiettivi, delle aspettative di rendimento e dei rischi associati. Il contratto deve riflettere una descrizione dettagliata del progetto, inclusi i termini temporali, le fasi di sviluppo e le tecnologie utilizzate. È importante includere una sezione che delinei gli attori coinvolti, come sponsor, investitori, fornitori, e eventuali istituzioni finanziarie, in modo da chiarire le responsabilità e le aspettative di ciascuna parte.

Una parte cruciale del contratto è la struttura finanziaria del progetto. Questa sezione deve illustrare in dettaglio il piano di finanziamento, specificando le fonti di capitale, l’ammontare del debito e dell’equity, e le condizioni di rimborso. È fondamentale includere clausole che definiscano i tassi di interesse, le modalità di erogazione dei fondi, e le garanzie richieste. Inoltre, il contratto deve prevedere scenari di stress test finanziario per valutare la sostenibilità del progetto in condizioni avverse.

Un altro elemento critico è la gestione dei rischi. Il contratto deve identificare i rischi principali, come quelli di costruzione, operativi, di mercato e legali, e delineare le strategie di mitigazione. Questo può includere l’uso di assicurazioni, contratti a lungo termine con fornitori o acquirenti, e accordi di copertura dei rischi finanziari. È importante definire chiaramente come i rischi saranno condivisi tra le parti e quali meccanismi di risoluzione delle dispute verranno adottati.

La governance del progetto è un altro aspetto fondamentale. Il contratto deve stabilire le strutture di gestione e controllo, specificando i processi decisionali e i poteri delle varie parti coinvolte. Questo include la nomina di un consiglio di amministrazione del progetto, la definizione dei ruoli e delle responsabilità dei manager, e l’adozione di politiche di trasparenza e rendicontazione.

Infine, è essenziale includere clausole legali standard, come quelle relative alla riservatezza, alla forza maggiore, alla durata del contratto e alle condizioni di risoluzione anticipata. Queste clausole devono essere redatte con precisione per evitare ambiguità e garantire la protezione degli interessi di tutte le parti.

La redazione di un contratto di project financing richiede quindi un approccio integrato che combini competenze legali, finanziarie e tecniche. È consigliabile lavorare a stretto contatto con consulenti esperti in ciascun settore per garantire che il contratto sia completo, equilibrato e conforme alle normative vigenti. Questo assicurerà che il progetto abbia le basi solide per raggiungere il successo desiderato.

Fac simile contratto project financing

Tra

[ENTITÀ PUBBLICA/AFFIDANTE] ________________________________________, con sede in ________________________________________, C.F./P.IVA __________________, in persona del/la [Qualifica] __________________________, [Nome e Cognome], di seguito “Concedente”;e
[PROJECT COMPANY (SPV)] ________________________________________, con sede in ________________________________________, C.F./P.IVA __________________, in persona del/la [Qualifica] __________________________, [Nome e Cognome], di seguito “Concessionario”;
congiuntamente indicate come “Parti”.

Art. 1 – Definizioni e Interpretazione

Ai fini del presente Contratto i termini con la lettera maiuscola avranno il significato di cui all’Allegato 1 (Glossario).

Art. 2 – Oggetto del Contratto

Il Concedente affida al Concessionario, che accetta, la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione, il finanziamento, la gestione e la manutenzione dell’Opera descritta nell’Allegato 2, secondo il modello di project financing “DBFOM” (Design‑Build‑Finance‑Operate‑Maintain).

Art. 3 – Durata

La concessione ha durata di ___ (____) anni decorrenti dalla Data di Esercizio Commerciale, salvo proroga o risoluzione anticipata ai sensi del presente Contratto.

Art. 4 – Piano Economico‑Finanziario (PEF)

4.1 Il PEF approvato (Allegato 3) costituisce parte integrante del Contratto e ne disciplina i flussi di cassa attesi, la struttura delle fonti di finanziamento, i parametri di bancabilità e gli indicatori di rendimento (IRR, DSCR, LLCR).4.2 Eventuali riequilibri saranno trattati secondo l’art. 9 (Equilibrio Economico‑Finanziario).

Art. 5 – Finanziamento dell’Opera

5.1 Il Concessionario si impegna a procurare le Fonti Finanziarie (Equity, Mezzanine, Debito Senior) entro ___ giorni dalla sottoscrizione del Contratto.5.2 Il Concedente potrà riconoscere un Contributo Pubblico massimo di € _____________, erogato alle milestone indicate nell’Allegato 4.

Art. 6 – Progettazione e Costruzione

6.1 Il Concessionario redige i progetti definitivo ed esecutivo conformemente alle Norme Tecniche e li sottopone all’approvazione del Concedente.6.2 La Costruzione dovrà essere completata entro ___ mesi dal Financial Close; penale di ritardo: € ____________/giorno.6.3 Il Concessionario garantisce la conformità alle norme di sicurezza, ambientali e di prevenzione incendi.

Art. 7 – Avvio dell’Esercizio (Commercial Operation Date)

Alla data di ultimazione collaudata l’Opera sarà posta in esercizio; il Concedente rilascerà il Certificato di Messa in Esercizio.

Art. 8 – Gestione e Manutenzione

8.1 Il Concessionario gestirà il Servizio secondo gli SLA di cui all’Allegato 5.8.2 È responsabile della manutenzione ordinaria e straordinaria, garantendo il mantenimento dei livelli di performance.

Art. 9 – Meccanismo di Equilibrio Economico‑Finanziario

9.1 Se, per cause non imputabili al Concessionario, si verifica uno scostamento del TIR del progetto maggiore di ±___ %, le Parti negozieranno misure di riequilibrio secondo art. 165 comma 6 D.Lgs. 50/2016.9.2 Le misure potranno includere estensione della durata, revisione delle tariffe o contributo integrativo.

Art. 10 – Corrispettivi e Flussi di Pagamento

10.1 I Ricavi di Gestione derivano da:(a) Tariffe utenza finale (Allegato 6);(b) Canone di disponibilità riconosciuto dal Concedente pari a € __________/anno;(c) Contributo pubblico ex art. 5.2.10.2 Il Concessionario verserà al Concedente un Canone Concessorio di € __________/anno indicizzato ISTAT.

Art. 11 – Garanzie

11.1 Cauzione provvisoria: € ____________ (___ % del valore dell’investimento).11.2 Garanzia definitiva: fideiussione bancaria/assicurativa di € ____________ valida fino al Collaudo.11.3 Garanzia di esercizio: fideiussione di € ____________ per il periodo di gestione.

Art. 12 – Assicurazioni

Il Concessionario stipula e mantiene polizze CAR/EAR, RC, All Risks, Business Interruption come da Allegato 7.

Art. 13 – Eventi di Default e Risoluzione

13.1 Costituiscono Default del Concessionario: ritardo > ___ mesi, violazioni gravi di sicurezza, insolvenza.13.2 Il Concedente può risolvere il Contratto con preavviso di ___ giorni, salvo step‑in dei Finanziatori.13.3 In caso di risoluzione anticipata spetta al Concessionario l’indennizzo di cui all’Allegato 8 (Termination Payments).

Art. 14 – Diritti di Step‑In dei Finanziatori

I Finanziatori potranno subentrare al Concessionario ai sensi dell’accordo Direct Agreement (Allegato 9).

Art. 15 – Cessione e Subappalto

La cessione della concessione è vietata salvo consenso scritto del Concedente e dopo il periodo di lock‑up di ___ anni. Subappalti ammessi entro la soglia ___ %.

Art. 16 – Modifiche Contrattuali (Change Orders)

Ogni variazione dell’Opera dovrà essere approvata dal Concedente e darà luogo ad adeguamento del corrispettivo secondo la procedura dell’Allegato 10.

Art. 17 – Trattamento Dati e ESG

Il Concessionario garantisce compliance GDPR e adotta un piano ESG con target di sostenibilità (Allegato 11).

Art. 18 – Legge Applicabile e Foro Competente

Il presente Contratto è regolato dalla legge italiana. Per ogni controversia è competente in via esclusiva il Foro di ______________________________, salvo ricorso a arbitrato ai sensi dell’art. ___.

Art. 19 – Clausola di Riservatezza

Le Parti si impegnano a non divulgare le informazioni tecniche, economiche e finanziarie relative al Progetto, salvo obblighi di legge o autorizzazione scritta.

Art. 20 – Allegati

Glossario

Descrizione tecnica dell’Opera

Piano Economico‑Finanziario

Piano contributi pubblici e milestone

SLA e KPI di gestione

Schema tariffario / Canone di disponibilità

Polizze assicurative

Termination Payments

Direct Agreement

Procedura Change Orders

Piano ESG

Letto, confermato e sottoscritto.

Luogo ________________, data //

Modello contratto servitù presa acqua

La stesura di un contratto di servitù per la presa d’acqua è un compito che richiede attenzione e precisione, poiché regola i diritti e gli obblighi tra le parti coinvolte riguardo all’utilizzo di una risorsa naturale fondamentale: l’acqua. Questa guida è pensata per fornire una struttura chiara e dettagliata su come redigere un contratto che non solo rispetti le normative legali vigenti, ma che garantisca anche un accordo equo e trasparente tra i proprietari dei terreni interessati. Sia che tu sia un avvocato, un proprietario terriero o semplicemente una persona coinvolta in questo tipo di accordo, la comprensione dei principali elementi contrattuali e delle considerazioni legali è essenziale per evitare conflitti futuri e proteggere gli interessi di tutte le parti coinvolte. Attraverso esempi pratici e consigli esperti, esploreremo le componenti chiave, le clausole essenziali e le migliori pratiche per la redazione di un contratto di servitù per la presa d’acqua efficace e giuridicamente valido.

Come scrivere un contratto servitù presa acqua

Scrivere un contratto di servitù per la presa d’acqua richiede un’attenta considerazione di vari elementi legali e pratici, e l’obiettivo principale è quello di stabilire i diritti e le responsabilità tra le parti coinvolte. Questo tipo di contratto regola l’uso di una risorsa idrica da parte di un soggetto (il beneficiario) attraverso una proprietà appartenente a un altro soggetto (il concedente). È essenziale che il contratto sia chiaro, completo e conforme alle leggi vigenti.

Inizia con l’identificazione delle parti. È fondamentale che il contratto identifichi chiaramente chi sono il concedente e il beneficiario. Includi i nomi completi, gli indirizzi e, se applicabile, i dettagli di registrazione aziendale. Questo passaggio garantisce che non ci siano ambiguità su chi sono i soggetti giuridici coinvolti nell’accordo.

Successivamente, descrivi accuratamente la proprietà e la risorsa idrica. È essenziale delineare in modo preciso la localizzazione della proprietà del concedente attraverso la quale passa la servitù. Si deve includere una descrizione dettagliata del punto di presa dell’acqua e del percorso che la servitù seguirà. Queste informazioni possono essere integrate con mappe o planimetrie, che dovrebbero essere allegate al contratto come appendici.

Il contratto deve poi specificare la natura dei diritti concessi. In questo contesto, è cruciale definire cosa comporti effettivamente la servitù d’acqua. Ad esempio, il beneficiario ha il diritto di accedere all’acqua per un uso specifico come l’irrigazione, il consumo domestico o altri scopi? È importante essere dettagliati per evitare futuri disaccordi.

Un altro elemento fondamentale riguarda la durata della servitù. Si deve stabilire se la servitù è a tempo determinato o indeterminato. In caso di durata limitata, specifica le date di inizio e fine. Se è a tempo indeterminato, chiarisci le condizioni sotto le quali il contratto può essere risolto.

Includi le condizioni di manutenzione e responsabilità. Il contratto dovrebbe chiarire chi è responsabile della manutenzione delle infrastrutture che permettono la presa e il trasporto dell’acqua, come tubature o pompe. È anche importante definire chi è responsabile in caso di danneggiamenti o guasti e quali sono le procedure da seguire per le riparazioni.

Il contratto deve contenere anche clausole relative alla compensazione. Se il concedente riceve un compenso per il diritto concesso, è essenziale specificare l’importo, le modalità di pagamento e la frequenza. Questo può assumere la forma di un pagamento una tantum, un canone annuale o altre forme di compensazione.

Inoltre, inserisci clausole per la risoluzione delle controversie. Prevedere un metodo per risolvere eventuali disaccordi può prevenire lunghe e costose battaglie legali. Le opzioni possono includere la mediazione, l’arbitrato o il ricorso a un tribunale competente.

Infine, assicurati che il contratto sia conforme alle normative locali e nazionali. Potrebbe essere necessario consultare un avvocato esperto in diritto immobiliare per garantire che il contratto non violi alcuna legge o regolamento vigente. Inoltre, verifica se il contratto necessita di registrazione presso un’autorità competente per essere opponibile a terzi.

Una volta completato, il contratto deve essere firmato da entrambe le parti, e, se richiesto, le firme devono essere autenticate. Questo passaggio conferisce validità legale all’accordo e assicura che entrambe le parti siano consapevoli dei loro diritti e obblighi.

Fac simile contratto servitù presa acqua

CONTRATTO COSTITUTIVO DI SERVITÙ DI PRESA D’ACQUA

(ai sensi degli artt. 1027, 1033, 1034 e 2643 n. 4 c.c.)

Tra

[Proprietario Fondo Servente] ____________________________________, nato/a a ___________________ il //, C.F./P.IVA ______________________, residente / con sede in __________________________________________, di seguito “Concedente” o “Proprietario Servente”;
e
[Proprietario Fondo Dominante] ____________________________________, nato/a a ___________________ il //, C.F./P.IVA ______________________, residente / con sede in __________________________________________, di seguito “Beneficiario” o “Proprietario Dominante”;
congiuntamente “Parti”.


Premesse

A. Il Concedente è pieno proprietario del fondo sito in __________________________, censito al N.C.T. Comune di _____________, foglio _, mappale ___ (di seguito “Fondo Servente”);
B. Il Beneficiario è proprietario del fondo sito in __________________________, censito al N.C.T. foglio _, mappale ___ (di seguito “Fondo Dominante”);
C. Sul Fondo Servente insiste un corso d’acqua / pozzo / sorgente denominato “
_______” (di seguito “Risorsa Idrica”);
D. Il Beneficiario intende attingere acqua dalla Risorsa Idrica per uso [potabile / irriguo / industriale], installando tubazione / condotta “linea di presa” fino al Fondo Dominante;
E. Le Parti convengono di costituire servitù volontaria di presa d’acqua e di passaggio dei relativi impianti a favore del Fondo Dominante e a carico del Fondo Servente;

ciò premesso, le Parti stipulano e convengono quanto segue.


Art. 1 – Costituzione della servitù

1.1 Il Concedente costituisce a favore del Fondo Dominante e di chiunque ne sarà proprietario in futuro una servitù perpetua di:

  • presa d’acqua dalla Risorsa Idrica, con portata massima di ___ litri/secondo;
  • posa, mantenimento e uso di tubazioni di diametro ___ mm, valvole, contatori e ogni accessorio, lungo la striscia di terreno larga ___ m, tracciata nell’elaborato grafico (Allegato A);
  • passaggio di persone e mezzi leggeri per operazioni di ispezione e manutenzione ordinaria, da eseguirsi previa comunicazione almeno ___ giorni prima.

Art. 2 – Corrispettivo

2.1 A titolo di compenso per la costituzione della servitù, il Beneficiario versa al Concedente la somma di € ____________ (in lettere ________________), che il Concedente dichiara di ricevere contestualmente alla sottoscrizione del presente atto (oppure: canone annuo di € ____________, rivalutato ISTAT, pagabile entro il 31 gennaio di ogni anno).

Art. 3 – Installazione e manutenzione

3.1 L’esecuzione dei lavori di posa della linea di presa è a cura e spese del Beneficiario, con tecniche atte a minimizzare l’impatto sul terreno.
3.2 Il Beneficiario si impegna a ripristinare a proprie spese lo stato dei luoghi.
3.3 La manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti ricade integralmente sul Beneficiario, che terrà indenne il Concedente da qualsivoglia danno a terzi.

Art. 4 – Responsabilità e assicurazione

4.1 Il Beneficiario risponde di danni derivanti da rotture, sversamenti o alterazioni della falda.
4.2 Mantiene polizza assicurativa RC con massimale non inferiore a € ____________ (copia in Allegato B).

Art. 5 – Limiti d’uso e controlli

5.1 La portata d’acqua prelevabile non potrà superare ___ l/s; eventuali variazioni dovranno essere preventivamente autorizzate dal Concedente e dagli Enti competenti (Autorità di Bacino / Consorzio Irriguo).
5.2 Il Concedente può verificare il contatore di portata previa comunicazione di ___ giorni.

Art. 6 – Trasferimento dei fondi

6.1 La servitù segue il fondo a cui è inerente (art. 1027 c.c.) e sarà opponibile ai successivi aventi causa per effetto della trascrizione ai sensi dell’art. 2643 n. 4 c.c.

Art. 7 – Spese notarili e trascrizione

7.1 Il presente atto dovrà rivestire forma pubblica (o scrittura privata autenticata) ai fini della trascrizione nei registri immobiliari.
7.2 Le spese notarili, imposte e tasse di trascrizione saranno a carico del Beneficiario, salvo diversa pattuizione.

Art. 8 – Durata e cessazione

8.1 La servitù ha natura perpetua, salvo rinuncia scritta del Beneficiario trascritta ai sensi di legge.
8.2 Potrà essere estinta per prescrizione ventennale di non uso (art. 1073 c.c.) o per confusione.

Art. 9 – Modifiche

Ogni modifica (tracciato, portata, impianti) richiede accordo scritto tra le Parti e, se incide sulla consistenza della servitù, nuovo atto trascrivibile.

Art. 10 – Legge applicabile e foro competente

Il presente contratto è regolato dalla legge italiana. Per ogni controversia sarà competente in via esclusiva il Foro di __________________________.


Letto, confermato e sottoscritto.

Luogo ________________, data //

Il Concedente Il Beneficiario
____________________________
[NOME e FIRMA] ____________________________
[NOME e FIRMA]

Allegati
A. Planimetria e tracciato impianto
B. Polizza assicurativa RC
C. Eventuali autorizzazioni idriche / concessioni prelievo

Modello contratto riconoscimento di debito

Scrivere un contratto di riconoscimento di debito è un passaggio cruciale per formalizzare un accordo tra un debitore e un creditore. Questa guida è progettata per guidarvi attraverso il processo di creazione di un documento legale chiaro e vincolante, che protegga gli interessi di entrambe le parti coinvolte. Un contratto ben redatto non solo previene malintesi e dispute future, ma assicura anche che tutte le condizioni siano chiaramente comprese e accettate. In questa guida, esploreremo gli elementi essenziali che compongono un riconoscimento di debito efficace, fornendo consigli pratici e esempi che possano facilitare la stesura del vostro documento. Che siate un professionista legale o un privato cittadino che necessita di formalizzare un accordo, questa guida vi fornirà le competenze necessarie per redigere un contratto solido e preciso.

Come scrivere un contratto riconoscimento di debito

Scrivere un contratto di riconoscimento di debito richiede una comprensione approfondita delle implicazioni legali e una chiara articolazione delle condizioni concordate tra le parti coinvolte. Questo tipo di contratto è un documento formale che attesta l’esistenza di un debito e ne definisce i termini di rimborso. Per garantire che il contratto sia valido e possa essere fatto valere in caso di controversie, è essenziale attenersi a una serie di principi e considerazioni.

Prima di tutto, è fondamentale identificare chiaramente le parti coinvolte nel contratto. Ciò significa che il documento deve contenere i nomi completi, gli indirizzi e, se possibile, i dettagli di identificazione personale o aziendale di entrambe le parti, ovvero il debitore e il creditore. Questo elemento di identificazione contribuisce a evitare ambiguità e garantisce che il documento sia legalmente vincolante per le persone o le entità nominate.

Un altro aspetto cruciale è la definizione dell’oggetto del contratto. Si deve specificare chiaramente il motivo per cui il debito è stato contratto. Potrebbe trattarsi di un prestito di denaro, di un pagamento dovuto per un servizio reso o di un acquisto di beni non ancora saldato. La descrizione dell’oggetto deve essere dettagliata per evitare qualunque malinteso futuro.

Il cuore del contratto di riconoscimento di debito è la clausola che riguarda l’importo del debito. Questo deve essere indicato in modo preciso e inequivocabile, specificando la valuta in cui il debito è espresso. Talvolta, è utile includere una descrizione di eventuali interessi applicabili al debito, indicando il tasso di interesse, la modalità di calcolo e la frequenza con cui verranno applicati.

La definizione delle modalità di rimborso è un altro elemento fondamentale. Il contratto deve chiarire come e quando il debitore deve effettuare i pagamenti. Questo può includere un piano di rimborso con rate specifiche o un pagamento unico da effettuarsi entro una data stabilita. Se si opta per un pagamento rateale, è importante specificare l’importo di ciascuna rata, la scadenza di ciascuna e il metodo di pagamento accettato.

È consigliabile includere clausole che disciplinino le conseguenze di eventuali inadempienze. Queste clausole dovrebbero specificare quali azioni il creditore può intraprendere in caso di mancato pagamento, come l’imposizione di penali, l’aumento degli interessi o l’avvio di procedimenti legali. Tali disposizioni fungono da deterrente per il debitore e forniscono al creditore un quadro chiaro delle sue opzioni in caso di problemi.

Un contratto di riconoscimento di debito dovrebbe anche prevedere una sezione dedicata alle dichiarazioni e alle garanzie, in cui le parti confermano la loro capacità legale di sottoscrivere il contratto e l’assenza di altre condizioni che potrebbero invalidarlo. Inoltre, può essere utile includere clausole che disciplinano le modalità di risoluzione delle controversie, come l’arbitrato o la mediazione, per gestire eventuali conflitti senza ricorrere immediatamente ai tribunali.

Infine, per garantire l’autenticità del documento, è essenziale che il contratto sia firmato da entrambe le parti. La firma deve essere accompagnata dalla data e, se possibile, dal luogo di sottoscrizione. In alcuni casi, potrebbe essere opportuno far autenticare il contratto da un notaio o da un altro pubblico ufficiale per confermare l’identità delle parti e la validità del documento.

In conclusione, la redazione di un contratto di riconoscimento di debito richiede attenzione ai dettagli e una comprensione delle implicazioni legali. Un contratto ben strutturato protegge gli interessi di entrambe le parti e costituisce una base solida per la gestione delle obbligazioni finanziarie.

Fac simile contratto riconoscimento di debito

ATTO DI RICONOSCIMENTO DI DEBITO

(art. 1988 c.c.)

Tra

[NOME e COGNOME / Ragione Sociale del Debitore] ____________________________________, nato/a a _____________________________ il //, C.F./P.IVA _________________________, residente/sede in ______________________________________________ (di seguito, “Debitore”);

e

[NOME e COGNOME / Ragione Sociale del Creditore] ____________________________________, nato/a a _____________________________ il //, C.F./P.IVA _________________________, residente/sede in ______________________________________________ (di seguito, “Creditore”);

congiuntamente denominate “Parti”.


Premesso che

  1. Tra le Parti è sorto un rapporto di natura [specificare – es. fornitura, prestito, corrispettivo contratto] dal quale è maturato in capo al Debitore un debito liquido ed esigibile nei confronti del Creditore;
  2. Le Parti intendono definire formalmente l’ammontare e le modalità di rimborso di tale debito;

si conviene e stipula quanto segue.


Art. 1 – Riconoscimento del debito

1.1 Il Debitore riconosce e dichiara di essere debitore in favore del Creditore della somma di € ____________ (in lettere: __________________________________ euro), oltre interessi come infra.

Art. 2 – Titolo e scadenza del debito

2.1 Il debito deriva da ______________________________________________.
2.2 La somma sarà rimborsata in un’unica soluzione entro il //____ ovvero secondo il seguente piano rateale:

N. rata Importo € Scadenza
1
2

Art. 3 – Interessi

3.1 Dalla data di sottoscrizione al saldo saranno dovuti interessi al tasso fisso del ___ % annuo (ovvero: al tasso legale ex art. 1284 c.c.).
3.2 In caso di ritardo oltre 10 giorni sulla singola rata si applicano gli interessi moratori di cui al D.Lgs. 231/2002.

Art. 4 – Clausola risolutiva espressa e decadenza dal termine

4.1 Il mancato pagamento, anche parziale, di n. ___ rate o di importo complessivo pari ad almeno € ____________ comporterà decadenza dal beneficio del termine e il debito residuo diverrà immediatamente esigibile (art. 1186 c.c.).

Art. 5 – Garanzie (facoltativo)

5.1 A garanzia delle obbligazioni di cui sopra il Debitore consegna al Creditore ____________________________ (es. cambiale, fideiussione bancaria, pegno su __________________), allegato sub “A”.

Art. 6 – Rinuncia a eccezioni

6.1 Il Debitore rinuncia sin d’ora a sollevare eccezioni di qualsiasi natura relative al rapporto originario, fatto salvo l’adempimento integrale del presente atto.

Art. 7 – Spese

7.1 Le spese del presente atto sono a carico del Debitore. Eventuali imposte di registro saranno assolte “in caso d’uso” ex art. 5 DPR 131/1986.

Art. 8 – Legge applicabile e foro competente

8.1 Il presente atto è regolato dalla legge italiana.
8.2 Per ogni controversia relativa alla interpretazione ed esecuzione è competente in via esclusiva il Foro di __________________________.


Letto, confermato e sottoscritto.

Luogo ________________, data //

Il Debitore Il Creditore
____________________________
[NOME e FIRMA] ____________________________
[NOME e FIRMA]

Allegato A – Garanzia ________________________________________