I prestiti finalizzati sono diventati una vera e propria forma di pagamento di beni e servizi, grazie alla quale è possibile dilazionare il pagamento di quanto viene acquistato.
Di solito questa tipologia di finanziamenti viene richiesta per l’acquisto di elettrodomestici, automobili, arredamento, viaggi o mobili.
La società finanziaria che concede il prestito finalizzato paga di fatto il bene acquisito , per tanto non è il richiedente a ricevere l’importo del prestito ma il proprietario del negozio nel quale avviene l’acquisto. In questo modo il titolare del prestito può ritirare immediatamente il bene in questione ma pagarlo attraverso rate mensili.
Nei prestiti finalizzati a differenza dei prestiti non finalizzati, gli attori finanziari sono tre
– Il venditore, con cui il richiedente stipula il contratto di acquisto del bene o del servizio
– Il richiedente, che acquista il bene e contrae il debito per far fronte al suo pagamento
– La società finanziaria, con la quale il richiedente stipula il contratto di finanziamento per l’acquisto del bene.
Secondo questo schema, come abbiamo già accennato, il beneficiario del prestito non è il richiedente, ma il venditore, chiaramente convenzionato con la società finanziaria che eroga il finanziamento. La somma che viene rilasciata quindi ha come unica destinazione l’acquisto di quel determinato bene, presente nel contratto di prestito, e non può essere in alcun modo svincolata da questa finalità. Da qui il nome di prestito finalizzato.
Il vantaggio più grande del prestito finalizzato consiste nella rapidità e nella facilità con la quale si può accedere: la pratica di accensione di questo genere di finanziamento infatti avviene direttamente in fase di vendita del bene o del servizio che si intende acquistare. Inoltre, i tassi d’interesse sono molto vantaggiosi.
D’altra parte però, questi prestiti hanno lo svantaggio di non dare disponibilità al richiedente dell’importo erogato in quanto è limitato, unica e esclusivamente, al prodotto stabilito in ambito contrattuale.