Come Leggere l’Oscillatore delle Onde di Elliot

Le nuove onde spesso iniziano con una divergenza nell’indicatore e nel prezzo. Le strategie per investire su questa divergenza sono chiare e permettono di sfruttare le inversioni di tendenza. Solitamente si ha una correzione nell’inversione dell’onda 1, che è l’onda 2. Il mercato non raggiungerà una nuova copertura estrema ma molto probabilmente si muoverà di una quota percentuale rispetto all’onda 1. Quando una correzione avviene insieme all’oscillatore, allora ci si troverà di fronte alle onde 2 e 4 come onde di correzione. In ogni caso si deve procedere con cautela. Le onde correttive si hanno soprattutto nei momenti in cui i commercianti combinano le onde di Elliot con il sistema di trading di Fibonacci. Dopo che è finito il ritracciamento, si inizierà a vedere una nuova mossa più forte sul movimento del prezzo, che è l’onda 3. Il mercato e l’indicatore raggiungono nuovi massimi o nuovi minimi, a seconda della direzione dell’onda 1.

Risulta essere meglio in questo caso impostare un obiettivo di profitto pari al 100% o al 161% del prezzo del movimento dell’onda 1. I mercati spesso effettuano un nuovo massimo nei pressi dell’onda 5, cosa che comporterà una divergenza.

Si può notare che se a questo strumento si aggiungono le impostazioni del MACD a 5, 35, 5, allora la cosa si rispecchierà nell’oscillatore.

La teoria delle onde di Elliot e l’uso degli oscillatori è una cosa decisamente interessante, con la quale si può avere un interessante successo nel mercato delle valute forex, a patto di prendersi il giusto tempo per imparare questa tipologia di trading e per prendere confidenza con le onde. Una volta che i grafici mostrano un movimento di alta probabilità, bisogna anche assicurarsi di inserire una forte ed interessante gestione del rischio. Come di consueto, infatti, le onde di Elliott non sono in grado di garantire un successo del 100% nel totale delle operazioni che si fanno, considerando anche che nessuno strumento di trading può farlo.

Come Investire nel Forex

cco alcuni punti importanti da tenere sempre a mente quando si parla di forex, con l’obiettivo di migliorare al massimo la propria capacità di guadagno.

Accettare la possibilità di perdere il proprio denaro come un fatto inevitabile. Ogni trader principiante deve essere consapevole che nessuno è al sicuro dalle perdite nel mercato delle valute. La regola di base del forex è quella di riuscire a mantenere il profitto al di sopra delle perdite.

Entrare nel mercato solo se si ha un piano di trading ben pensato. Prima di iniziare a fare trading, si dovrebbe capire la quantità di denaro che si è disposti a rischiare e il profitto che ci si aspetta di avere. Questo sarà fondamentale per il giusto equilibrio tra rischio e profitto. I trader di successo non entrano mai nel mercato senza un obiettivo chiaro.

Non bisogna avere paura del mercato dei cambi. Molti trader alle prime armi hanno paura dell’incertezza e dei rischi che sono naturalmente legati al mercato dei cambi. Coloro che riescono a superare tali paure sono ricompensati con un notevole aumento dei guadagni.

Bisogna assumersi la responsabilità per le decisioni prese. I trader di successo non disconosceranno mai la loro responsabilità personale in quello che fanno. Risulta essere il trader, infatti, che entra nel mercato ed è il trader che si assume tutte le responsabilità per le transazioni, redditizie o non redditizie che possano essere.

Non bisogna lasciare che l’avidità prenda il sopravvento sul proprio modo di fare trading. Quando si comincia a fare forex con successo, i commercianti dimenticano gli obiettivi precedentemente fissati sperando nella semplice prosecuzione del successo, anche senza studiare cosa sta accadendo nel mercato. Tuttavia, dato il mercato del forex è molto volatile e le tendenze possono finire in fretta, occorre operare con calma e con “sangue freddo” in ogni momento.na.dpuf

Cosa Sono i Fondi ETF

ETF è un acronimo che sta per Exchange-Traded Fund, termine che identifica una tipologia particolare di fondo d’investimento a gestione passiva, che però viene negoziato in Borsa come se fosse un titolo azionario. Gli ETF hanno quindi una doppia funzione: quella di azione e quella di fondo comune: possono essere scambiati in ogni momento sul mercato in base a disposizioni, ma hanno anche il vantaggio dei fondi comuni, cioè di permettere la diversificazione. Gli ETF sono più o meno liquidi come le azioni e sono indicizzati come i fondi di investimento.

Acquistando un ETF significa in parte acquistare un portafoglio azionario che comprende le azioni che compongono l’indice di riferimento. Il tutto senza il bisogno di impiegare forti capitali e di adottare delle particolari strategie di investimento indicizzate simili a quelle degli investitori istituzionali.

Il gestore di un ETF non farà nessuna operazione di “gestione attiva”. Si limiterà a replicare fedelmente le eventuali modifiche che dovessero essere apportate all’indice. Chi investe in un ETF sa quindi perfettamente cosa sta comprando.

I primi ETF sono stati sviluppati dall’ Amex (l’ American Stock Exchange) ed i piu’ scambiati riguardano proprio gli indici americani .

Swap in Valute – Cosa Significa

Gli swap in valuta (swap = scambio) sono strumenti finanziari essenziali utilizzati da banche, multinazionali e investitori istituzionali. Anche se questo tipo di swap funzionano in maniera simile agli interest rate swap e agli equity swap, ci sono alcune qualità fondamentali importanti che fanno dei currency swap degli strumenti unici e quindi leggermente più complicati.

Lo swap di valute è un contratto stipulato da due controparti che si scambiano nel corso del tempo un flusso di pagamenti denominati in valute diverse. Si pone quale scambio iniziale tra le parti una somma denominata in una valuta e nel mentre si stabilisce uno scambio di eguale ammontare, ma con segno opposto, a una data futura prestabilita nel contratto.

Facciamo un esempio per mostrarvi qual è lo scopo del currency swap:

Una società multinazionale americana (la società A) potrebbe voler espandere le sue operazioni in Brasile. Allo stesso tempo, una società brasiliana (società B) è in cerca di un ingresso nel mercato statunitense. I problemi finanziari che la società A deve in genere affrontare derivano dalla mancanza di volontà delle banche brasiliane di estendere i prestiti alle società internazionali. Pertanto, al fine di prendere un prestito in Brasile, la società A potrebbe essere oggetto di un elevato tasso di interesse del 10%. Allo stesso modo, la società B non sarà in grado di ottenere un prestito con un tasso di interesse favorevole nel mercato statunitense. L’azienda brasiliana può solo ottenere credito al 9% minimo.

Mentre il costo del denaro nel mercato internazionale è irragionevolmente alto, entrambe le società hanno un vantaggio competitivo per contrarre mutui presso le loro banche nazionali.

Quindi la società A potrebbe ipoteticamente richiedere un prestito da una banca americana del 4% e la società B potrebbe prendere in prestito dalla sua banca locale al 5%.

Sulla base di vantaggi competitivi delle imprese nei loro mercati nazionali, la società A prenderà in prestito i fondi che la società B ha bisogno in una banca americana, mentre la società B prende in prestito i fondi che la società A avrà bisogno attraverso una banca brasiliana. Entrambe le società hanno effettivamente preso un prestito per l’altra società. I prestiti sono poi scambiati tra società.

Cosa Sono gli ETF

Per ETF si intende un Exchange Traded Fund, cioè un fondo di investimento che, contrariamente ai tradizionali fondi comuni di investimento, è negoziabile nei mercati regolamentati di Borsa italiana, esattamente nello stesso modo con cui è possibile effettuare operazioni di compravendita di titoli azionari. L’obiettivo dell’ETF è la replica dell’indice benchmark al quale si riferisce il fondo, mediante una gestione passiva dello stesso fondo.

Sottoscrivendo un ETF è pertanto possibile entrare in possesso di uno strumento finanziario piuttosto particolare, che permette di diversificare il rischio attraverso il contemporaneo investimento in più strumenti finanziari in esso contenuti.

Inoltre, grazie all’ETF
si possono assumere posizioni multiple (investendo in più titoli) con un unico contratto di impiego
si può risparmiare sulle commissioni: la gestione di un ETF presenta infatti degli oneri piuttosto competitivi, in grado di “alleggerire” il portafoglio dalle spese periodicamente necessarie per il mantenimento delle posizioni
ottenere dividendi, qualora l’ETF lo preveda, esattamente come nel caso di fondi comuni di investimento con profili obbligazionari
incrementare la propria serenità, segli ETF sono dei Sicav emessi da OICR, potranno godere della separazione del patrimonio rispetto a quello della società di gestione, sollevando il sottoscrittore dell’ETF dal rischio di insolvenza del gestore stesso

L’ETF è soggetto a ritenuta fiscale sui redditi che derivano dall’ETF stesso, con trattenuta che verrà operata mediante l’attività dell’intermediario.

Non è inoltre necessario riportare i proventi nelle dichiarazioni dei redditi.

Gli ETF si chiamano strutturati quando si tratta di fondi o Sicav negoziabili in tempo reale, esattamente come delle azioni.