Assieme alle operazioni di mercato aperto e al sistema di riserva obbligatoria, le operazioni su iniziativa delle controparti costituiscono uno strumento di politica monetaria nell’ambito dell’area dell’euro.
Queste operazioni possono essere di due tipi: operazioni di credito, con le quali le istituzioni creditizie autorizzate (ossia
tutti gli istituti di credito soggetti a riserva obbligatoria) impiegano, al tasso di deposito marginale, eventuali eccedenze
giornaliere di liquidità presso la Banca Centrale Europea, oppure operazioni di debito, con le quali gli stessi soggetti autorizzati prendono a prestito dalla Bce, al tasso di rifinanziamento marginale, la liquidità di cui hanno bisogno per coprire eventuali deficit giornalieri di liquidità.
I due tassi sono particolarmente importanti perché, in condizioni normali, costituiscono il corridoio all’interno del quale
varia il tasso overnight di mercato (se questo fosse più alto del tasso marginale di finanziamento o più basso del tasso di
deposito, le banche – rispettivamente – non si finanzierebbero o non presterebbero sul mercato, ma esclusivamente presso la Bce, spingendo così il tasso di mercato al di sotto del primo o al di sopra del secondo, a seconda delle circostanze).
Per questo motivo, questi due tassi hanno un’importanza notevole nel segnalare l’orientamento della politica monetaria
nel medio termine, tanto più che la Banca Centrale può modificarli in misura diversa. Per esempio, il 9 aprile ’99 ha ridotto il tasso di deposito di 50 centesimi e quello di rifinanziamento di un punto percentuale, privilegiando così in maniera particolare il rifinanziamento bancario.
Di norma, le operazioni su iniziativa delle parti non sono soggette a limitazioni, benché la Bce abbia la possibilità di
imporre restrizioni, cosicché gli istituti di credito autorizzati possono ricorrervi tutte le volte che lo desiderano nella misura ritenuta più adeguata alle proprie esigenze.
Tuttavia, nel caso delle operazioni di debito, è necessario che gli istituti di credito prestino le dovute garanzie, sotto
forma di titoli stanziabili. Sono tali i titoli che presentano determinate caratteristiche di importanza per i mercati finanziari e per i sistemi creditizi, indipendentemente dal fatto che siano negoziabili o meno. Essi, in particolare, possono essere distinti in due categorie: attività di primo livello (titoli pubblici, obbligazioni emesse da istituti di credito, dalle
Banche Centrali e da imprese non finanziarie) e attività di secondo livello (altri tipi di strumenti, negoziabili e non).