Lo stato di famiglia è quel certificato che in Italia viene utilizzato per attestare la composizione della famiglia anagrafica. Per famiglia anagrafica si intende l’insieme di persone unite dal vincolo della parentela, coniugio, affinità, adozione o che per motivi affettivi instaurano una stabile convivenza (quest’ultima testimoniata dalla coabitazione stabile).
Quello che conta davvero nello stato di famiglia è che tutti vivano sotto lo stesso tetto, cioè nello stesso immobile e allo stesso indirizzo civico. Lo stato di famiglia può comprendere anche una singola persona, nel caso in cui questa viva da sola.
A differenza dello stato di famiglia, il nucleo familiare non necessariamente coincide con la famiglia anagrafica. Mentre per far parte dello stesso stato di famiglia tutti devono vivere nella stessa abitazione, le persone che compongono un nucleo familiare possono anche abitare molto distanti tra loro, come ad esempio il figlio che si allontana per motivi di studio ma che ancora dipende economicamente dai genitori
Il certificato serve sia nei rapporti con la pubblica amministrazione sia tra privati e può essere richiesto per svariati motivi: solo per fare un esempio, ai fini dell’ammissione al patrocinio a spese dello Stato occorre fornire, tra le altre cose, anche il proprio stato di famiglia.
Per uscire dallo stato di famiglia è sufficiente cambiare la residenza e andare a vivere da soli o con altre persone.
Il certificato di stato di famiglia deve essere richiesto all’ufficio anagrafe del Comune di residenza, presentando un documento d’identità. La validità del certificato è di sei mesi. Il costo è esiguo, a meno che non venga rilasciato su carta bollata: in questo caso v’è da pagare la marca, a carico del richiedente. È possibile, tuttavia, ottenere il certificato di stato di famiglia gratuitamente online utilizzando la carta dei servizi (cioè tessera sanitaria).
Nei rapporti con la pubblica amministrazione, il certificato può essere sostituito da un’autocertificazione.
Con l’entrata in vigore del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, è iniziato nel nostro Paese, un importante processo di “sburocratizzazione” e di semplificazione amministrativa per
riformare la Pubblica Amministrazione e farla funzionare in maniera più efficace e trasparente.
L’autocertificazione permette ai cittadini di presentare, in sostituzione delle tradizionali certificazioni richieste, propri stati e requisiti personali, mediante apposite dichiarazioni sottoscritte (firmate) dall’interessato.
L’autocertificazione sostituisce i certificati senza che ci sia necessità di presentare successivamente il certificato vero e proprio.
Per scrivere il documento è possibile utilizzare questo modello autocertificazione stato di famiglia.
Di seguito tutte le informazioni necessarie alla compilazione dell’autocertificazione dello stato di famiglia
-dati anagrafici del soggetto che compila l’autocertificazione
-indirizzo completo dell’abitazione in cui vivono i soggetti inseriti nello stato di famiglia
-nome, cognome, luogo e data di nascita e stato civile di ciascun componente
-data e luogo di redazione dell’autocertificazione
-firma del soggetto che compila l’autocertificazione.
L’autocertificazione può essere presentata anche ai privati, come le banche, ma questi hanno la facoltà di accettarla o meno. Risulta essere invece impossibile seguire la via dell’autocertificazione nei rapporti con l’autorità giudiziaria.