L’inflazione è il nemico numero uno di ogni investitore perché mette in pericolo giorno dopo giorno il valore del patrimonio e quindi la capacità di acquistare in futuro beni e servizi.
Comunemente si descrive come la crescita del livello generale dei prezzi di beni e servizi per un lasso di tempo prolungato.
Le cause dell’inflazione possono essere diverse; la più comune consiste in un aumento della moneta in circolazione, che determina un aumento della domanda dei beni, la cui quantità resta immutata.
Si manifesta con un aumento costante del livello dei prezzi, che provoca una caduta del potere d’acquisto del denaro, creando scompiglio economico.
Come si calcola l’inflazione?
L’inflazione si calcola attraverso degli indici di mercato e lo studio e l’analisi dell’andamento sono affidati, come nella maggior parte degli Stati, all’ISTAT.
l’Istituto centrale di statistica (ISTAT) utilizza principalmente tre indici:
indice dei prezzi all’ingrosso (rileva le transazioni commerciali fra imprese)
indice dei prezzi al consumo (rileva le transazioni intercorrenti fra le imprese e le famiglie)
indice del costo della vita ( rileva i consumi di una famiglia tipo in base ad un paniere di beni che viene aggiornato periodicamente)
Quest’ultimo indice viene rilevato periodicamente, con cadenza mensile, in venti città italiane, per determinare le variazioni del cosiddetto ‘indice dei prezzi al consumo’, importante per calcolare l’andamento del costo rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in un anno.