Quando si stipulano prestiti e finanziamenti occorre sempre fare molta attenzione al contratto che si firma, mai infatti occorre fidarsi di quanto detto oralmente, visto che quello che importa è ciò che c’è scritto nel contratto che vi impegnerà per un certo numero di anni a certe condizioni che devono essere ben comprese. Per comprenderle occorre sempre leggere bene il contratto ed in caso di dubbi o condizioni difformi da quanto dettovi dall’agente, la raccomandazione è quella di rifiutarsi di firmare. Una delle tipologie di finanziamento più “pericolose” è la cessione del quinto dello stipendio o della pensione; trattasi di una tipologia di prestito a basso rischio per la banca o la società finanziaria, visto che, oltre all’assicurazione obbligatoria, ha la garanzia di prelievo della rata direttamente dal vostro stipendio o dalla pensione. Ma nonostante tali caratteristiche il tasso offerto per la cessione del quinto non solo non è a “buon mercato”, ma molto spesso presenta dei costi accessori spropositati. Il primo passo da seguire per chiedere un prestito con la cessione del quinto è quello di chiedere un preventivo, e di prendere sempre tempo per leggerlo, e magari farlo visionare da un esperto non “interessato”.
Di norma infatti questi prodotti finanziari sono pubblicizzati ed offerti a tassi relativamente bassi, ma si tratta del Tan e non del Taeg che, invece, rappresenta l’unico indicatore di costo reale del prestito. A causa dell’assicurazione obbligatoria prevista per la cessione del quinto, infatti, la differenza tra Tan e Taeg è quasi sempre molto elevata. Di conseguenza, se l’agente vi propone una cessione del quinto al tasso, ad esempio, del 6%, e poi una volta acquisito il preventivo rilevate che al 6% è il Tan, ma il Taeg è al 10%, senza avervene parlato, allora vi consiglio di cambiare banca o società finanziaria perché, come si dice,”il buongiorno si vede dal mattino”. Occorre fare molta attenzione anche al preventivo, ed a come viene stampato: le prime cose da leggere sono le note scritte in minuscolo, dove ci sono le clausole e le condizioni, spesso capestro, mentre di norma tutto ciò che è scritto a caratteri leggibili descrive solo i vantaggi. Nel preventivo deve essere riportato sia il Tan che il Taeg, se questo manca, fate una bella segnalazione ad una Associazione dei Consumatori dopo aver stretto la mano all’agente con un formale arrivederci.