Sappiamo tutti cosa sia una carta di credito, ma a volte incontriamo dei termini facenti parte del gergo del banking di cui ignoriamo il significato.
Il mondo bancario e finanziario sono noiosi per molti, ma dato che sono proprio questi settori a gestire il nostro denaro, allora concorderai se dico che vale la pena di fare sempre uno sforzo.
Un carta di credito revolving è una banalissima carta di credito, ma con ulteriori vantaggi e flessibilità. Una carta revolving da la possibilità di ottenere un prestito, permettendo a chi la possiede di spendere dei soldi indipendentemente dalla disponibilità sul conto. Il debito può essere estinto in rate. Il pagamento rateizzato avviene con delle rate mensili con un importo minimo che generalmente è il 5 % dell’intero debito. Il titolare della carta può scegliere di variare l’importo della rata, l’importante è che sia sopra il minimo suddetto. C’è la possibilità di restituire l’importo in un’unica soluzione, senza pagare nessun interesse.
Trattandosi di un vero e proprio prestito, ovviamente si pagano degli interessi.
Nel caso in cui il saldo del conto corrente in negativo superi il fido (massimo prestito concesso) accordato con la banca, si ha una spesa in più, una commissione di massimo scoperto.
Le carte revolving, le carte con il finaziamento incorporato, si stanno diffondendo sempre più in Italia, nonostante gli elevati costi di gestione.