Assieme alle operazioni di rifinanziamento principale (Orp) e a quelle, più rare, di regolazione puntuale (fine-tuning), le
operazioni di rifinanziamento a più lungo termine costituiscono una delle modalità con cui la Banca Centrale Europea
può condurre operazioni di mercato aperto, ossia operazioni di rifinanziamento a cui possono accedere tutte le istituzioni finanziarie autorizzate dell’Unione Monetaria, al fine di regolare la situazione di liquidità nell’area dell’euro.
Tali operazioni si caratterizzano per la frequenza mensile e la più ampia scadenza, superiore al mese e di norma pari a
tre mesi. Si tratta di operazioni inverse, ossia di operazioni di vendita (acquisto) con patto di riacquisto (rivendita) o di
operazioni di credito accompagnato da garanzia. Un’ulteriore caratteristica di queste operazioni è che possono essere
eseguite esclusivamente a tasso variabile: ciò significa che la Banca Centrale Europea determina soltanto la quantità da
immettere nel sistema, preventivamente annunciata, mentre il tasso a cui essa verrà collocata dipenderà dalla domanda
delle banche.
Tramite le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine, la Banca Centrale non dà indicazioni circa l’orientamento
della politica monetaria, poiché il tasso di interesse alle quali vengono eseguite non è sotto il suo diretto controllo, ma
dipende dalla risposta del mercato; con esse, piuttosto, la Banca Centrale fornisce al sistema bancario dell’Unione Monetaria liquidità aggiuntiva, a integrazione di quella fornita tramite le operazioni di rifinanziamento principale.
Nel 2003 l’Eurosistema ha portato a termine 12 Orlt, ognuna con un importo preannunciato di 15 miliardi di euro. Nel
gennaio del 2004 tale ammontare è stato innalzato a 25 miliardi di euro. In media le Orlt hanno fornito il 19% della liquidità netta complessiva immessa attraverso operazioni di mercato aperto nel 2003. La percentuale di richieste soddisfatte in ogni Orlt nel 2003 è variata fra il 42 e il 60 per cento.