L’apertura di conti deposito esteri per chi risiede in Italia è una possibilità che può essere valutata con attenzione, in considerazione del fatto che l’attuale offerta di conti deposito si estende oltre i confini italiani.
Le grandi banche nazionali, avendo rilevanti partecipazioni in banche estere, possono offrire ai propri clienti i conti deposito in euro delle banche estere controllate, caratterizzati per condizioni di tasso particolarmente vantaggiose.
In questa ipotesi, inoltre, il conto deposito estero presenterà i seguenti vantaggi:
Nessun rischio di cambio: essendo un conto deposito in euro
Ottimi rendimenti: tassi che normalmente superano il 3% netto
Garanzia europea: copertura di 100.000 euro per depositante, garantita dal F.I.T.D. (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi)
Aspetto fiscale
Segnalazioni banca italiana
Chi decide di aprire un conto deposito all’estero deve fare i conti con l’Agenzia delle Entrate che, con la circolare n. 45/E del 13/09/2010, ha precisato che sarà compito della banca italiana fare le segnalazioni antiriciclaggio e valutarie, nel momento in cui effettuerà i versamenti all’estero per conto del cliente intestatario del conto.
Dichiarazione dei redditi
Il titolare del conto deposito estero (quindi ad esempio un conto deposito tedesco o inglese) deve indicare nel quadro RW del modello Unico l’importo dei depositi trasferiti all’estero e il saldo del conto a fine anno, se superiore a 10.000,00 euro.
Allo stesso modo, il contribuente dovrà segnalare il trasferimento dall’estero all’Italia di importi superiori a 10.000,00 euro.
Tassazione interessi
La ritenuta fiscale sugli interessi maturati all’estero è la stessa di quella italiana, dunque, oggi è necessario indicare nel quadro RM del modello Unico il 20%.
Purtroppo molte volte gli investitori non hanno informazioni dettagliate sui costi reali di questi prodotti che inevitabilmente vanno a depauperare i possibili profitti a scadenza, investendo così in modo errato.