Nella famiglia degli oscillatori compare anche l’indicatore Demarker, parente dell’oscillatore stocastico. In
maniera analoga, infatti, troviamo nel Demarker aree di ipervenduto e
ipercomprato, con una scala valori da 0 a 100 (su Metatrader i valori vanno da 0
a 1). Ideato da Tom DeMarker con l’obiettivo di fornire segnali più validi degli
altri oscillatori, il Demarker in primo luogo vuole stabilire le aree dove è più
rischioso fare trading, perchè potrebbe avvenire un’inversione di trend.
L’indicatore usa 2 variabili:
– Demax, calcolata come differenza tra massimo di un periodo e il massimo del
periodo precedente;
– Demin, calcolata come differenza tra il minimo di un perido e quello del
periodo precedente.
L’indicatore Demarker si concretizza come media mobile del Demax, diviso la
somma della media mobile su Demax e Demin.
In fase operativa, come al solito, non dobbiamo aspettarci un’illuminazione
folgorante, come per tutti gli oscillatori del resto. Il Demarket sarà un buon
compagno di analisi se usato in fasi laterali del mercato, per operare con più
precisione sui ritracciamenti, oppure se usato su time frame larghi. Sotto il
time frame a 1 giorno l’indicatore tende a perdere progressivamente di efficacia.