L’Agenzia europea dell’ambiente ha pubblicato un rapporto che si interroga su cosa fare per raggiungere consistenti risparmi energetici attraverso il cambiamento dei comportamenti dei consumatori.
Fino al 20% dell’energia che attualmente consumiamo potrebbe essere risparmiata attraverso un adeguato cambiamento dei propri stili di consumo. In particolare l’Agenzia europea per l’ambiente evidenzia quattro punti:
Le politiche di efficienza energetica dovrebbero essere progettate tenendo in considerazione il fatto che molti fattori influenzano i comportamenti dei consumatori, ad esempio lo sviluppo tecnologico, la situazione economica generale, l’età, le norme sociali, i sistemi di valori, le caratteristiche culturali e le strategie di mercato. Perciò bisognerebbe concentrarsi sulle pratiche di consumo e su come queste si sviluppano nella società, coinvolgendo una gamma di attori molto ampia
Le modalità di fornire un riscontro sui propri consumi energetici dovrebbero essere migliorate. Senza un adeguato quadro di riferimento, i consumatori non possono sapere se i loro consumi sono eccessivi o no.
Dovremmo essere attenti al fatto che le infrastrutture energetiche giocano un ruolo attivo nel determinare cosa le persone considerano “normale” dal punto di vista del consumo di energia. Le auto che guidiamo, gli edifici in cui viviamo, il modo in cui i servizi energetici sono distribuiti: sono tutti fattori che influenzano il modo in cui pensiamo l’energia.
L’attuale modello di business per l’industria energetica dovrebbe essere modificato, in modo da permettere al consumatore di impegnarsi nel mercato energetico. Per esempio, le tariffe dell’energia più flessibili potrebbero aiutare a massimizzare i benefici delle informazioni in tempo reale che i contatori intelligenti dei consumi possono fornire.
Ad ogni modo, non tutti i consumatori risponderebbero allo stesso modo a questi cambiamenti. Un certo “effetto rimbalzo” potrebbe verificarsi nell’applicazione di politiche di efficienza energetica, ma è difficile pensare che queste difficoltà siano tanto elevate da controbilanciare i benefici di tali politiche. Inoltre, le politiche di miglioramento dell’efficienza energetica portano vantaggi molteplici in termini di occupazione, salute e competitività e anche questi potrebbero essere tenuti in grande considerazione.
Per integrare quanto emerge dal rapporto, l’Agenzia europea dell’ambienta ha anche promosso un sondaggio per chiedere ai consumatori un’opinione sulle misure promosse per facilitare la riduzione dei consumi nelle abitazioni.