Moneta Interbancaria – Definizione e Significato

Moneta interbancaria, come esprime lo stesso significato letterale della locuzione, sono i soldi, o meglio i depositi, che
le banche scambiano tra loro al fine di riequilibrare temporanee eccedenze e transitori deficit di tesoreria. Di norma, sono le banche piccole che trasferiscono depositi a quelle più grandi, visto che più frequentemente sono esse ad avere surplus di liquidità, mentre le grandi si trovano di norma in costante stato di bisogno.

Caratteristica di questi depositi è di avere una durata relativamente breve; taluni anche di un giorno. La loro tipologia è
fissa e dipende, oltre che dalla durata, anche dal giorno in cui avviene l’effettivo trasferimento di fondi da una banca all’altra. Ciascun deposito viene poi remunerato con un differente tasso d’interesse, il cui nome coincide con quello del
deposito stesso.

Il più famoso dei depositi interbancari è l’overnight, il quale viene trasferito il giorno stesso della contrattazione e scade
il giorno successivo. Vi sono però anche altri depositi della durata di un giorno: il tomorrow-next, lo spot-next e il corporate. Il primo parte il primo giorno lavorativo successivo a quello di contrattazione; il secondo, il secondo giorno lavorativo successivo; e il terzo, il terzo giorno lavorativo successivo a quello di negoziazione.

Depositi a più lunga scadenza sono invece i time deposits e i depositi a tempo: i primi vengono trasferiti il giorno stesso
ed hanno scadenze inferiori ai 30 giorni; gli altri, che partono il secondo giorno successivo, hanno diverse scadenze: sette o 15 giorni, uno, due, tre, quattro, cinque, sei o 12 mesi.
Infine, il deposito può essere a vista, detto anche con terminologia inglese call-money. In tal caso, il suo trasferimento
ha luogo il giorno stesso di contrattazione, mentre la sua scadenza è variabile: basta darne preavviso con 48 ore di anticipo.

L’insieme di tali depositi costituisce il cosiddetto mercato interbancario. La sua origine risale al 1963, anche se è soltanto a partire dal 1990, quando è partito il mercato interbancario dei depositi (Mid) su circuito telematico, che i volumi si
sono fatti significativi. Tanto da ridurre in misura sensibile le operazioni di rifinanziamento delle banche presso la Banca Centrale.